Europee/ Schlein cede a Franceschini e ai big: "Niente nome nel simbolo" - Affaritaliani.it

Politica

Europee/ Schlein cede a Franceschini e ai big: "Niente nome nel simbolo"

Di Alberto Maggi

Il nome di Elly Schlein non sarà nel simbolo del Pd per le prossime elezioni europee. Resta l'ombra della scissione. Gentiloni e Orlando in pole

Europee/ Schlein cede a Franceschini e agli altri big: "Non ci sarà il mio nome nel simbolo"

Alla fine la segretaria del Partito democratico Elly Schlein è stata costretta a fare un passo indietro. Il suo nome non sarà nel simbolo del Pd alle elezioni europee. "Mi è sembrata un'idea più divisiva che rafforzativa", ha spiegato in diretta Instagram ringraziando "chi ha fatto quella proposta. Il contributo migliore per il Pd lo possiamo avere dalla squadra che compone la lista". Ma che cosa è successo? Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, la segretaria aveva fatto un'intesa con il presidente Stefano Bonaccini che aveva dato l'ok al suo nome nel logo in cambio della sua candidatura a capolista nella circoscrizione Nord-Est. Ma tutti i big del partito, a partire da pezzi da novanta come Dario Franceschini e Peppe Provenzano che l'hanno sostenuta alle primarie, sono insorti.

Oltre al padre nobile Romano Prodi e alla minoranza di Lorenzo Guerini. Chi era alla direzione nazionale del Pd di ieri parla chiaramente di "aria di scissione" e alla fine Schlein ha dovuto cedere per evitare un terremoto. Lei capolista in due circoscrizioni ma niente nome nel simbolo, pena il rischio serio di scissione. Resta comunque un forte malessere per il blitz tentato e se Schlein mancherà il 20% alle elezioni europee dell'8-9 giugno scatterà la resa dei conti con la probabile richiesta di dimissioni della segretaria. Paolo Gentiloni già si scalda come traghettatore verso le possibili primarie di ottobre tra lo stesso Gentiloni e Andrea Orlando per la sinistra. 

LEGGI ANCHE: Europee, il disastro Elly Schlein sulle liste del Nord Ovest. Commento