Fase 2, Colao: "100 progetti per l'Italia, menù con interventi da 3 a 12 mesi"
"Entro i primi di giugno, consegneremo al governo il nostro lavoro per il piano di rilancio dell'Italia da qui al 2022. Circa venti obiettivi con un centinaio di proposte concrete". Lo assicura Vittorio Colao, che dirige la task force incaricata dal premier Conte per l'emergenza Covid-!9, in un'intervista a la Repubblica. Colao, nell'apprestarsi a concludere la missione, dice anche che "adesso si tratta di far ripartire il Paese, trasformando il rilancio economico e sociale in un'occasione per disegnare il futuro e tenendo a mente una cosa fondamentale: i costi inevitabili e altissimi che dovremo affrontare per questa crisi possono, anzi debbono, essere trasformati in investimenti".
"Nel breve termine - prosegue Colao - bisogna investire per ripartire e mantenere la coesione sociale; nel piu' lungo periodo gli investimenti devono servire a disegnare un'Italia piu' efficiente e migliore per le nuove generazioni, per quelli che avranno venticinque o trent'anni a meta' di questo decennio e che oggi si trovano ad affrontare una situazione particolarmente difficile". Quindi "dobbiamo fare il meglio che possiamo per ammodernare e rinforzare e rimuovere problemi e arretratezze del Paese. Non ci sono alternative" precisa Colao. Secondo l'ex ceo di Vodafone i campi concreti di intervento sono molti, "a partire proprio da una radicale trasformazione della pubblica amministrazione attraverso le tecnologie digitali" per farla diventare "un alleato dei cittadini e delle imprese" e proprio con la digitalizzazione "si possono eliminare molti elementi di burocrazia difensiva o oppressiva che a volte vengono giustamente lamentati, per esaltare invece gli elementi di servizio". Non solo tecnologia, pero', perche' "molti interventi che raccomandiamo richiedono semplificazioni di norme, non cambiamenti di policy, ma proprio semplificazioni". In Italia, conclude il capo della task force Covid-19, "c'e' una stratificazione di norme e complicazioni quasi geologica".
COLAO, 'DAREMO A GOVERNO MENU' CON INTERVENTI A 3, 6, 12 MESI'
"Al governo daremo una sorta di menù, dal quale poi sceglieranno. Ma sarà un menù dettagliato, anche con schede degli interventi da fare a 3,6, 12 mesi. Ad esempio non si può pensare di portare sul cloud la pubblica amministrazione in poco tempo, ma si possono rapidamente effettuare interventi di semplificazione e velocizzazione dei regimi autorizzativi". Lo sottolinea in un'intervista a 'Repubblica' Vittorio COLAO, alla guida del comitato tecnico scientifico per la 'ripartenza' voluto da Giuseppe Conte, spiegando che i campi concreti di intervento sono "molti, a partire proprio da una radicale trasformazione della pubblica amministrazione attraverso le tecnologie digitali". La PA. osserva, "deve diventare un alleato dei cittadini e delle imprese e proprio con la digitalizzazione si possono eliminare molti elementi di burocrazia difensiva o oppressiva che a volte vengono giustamente lamentati". "Molti interventi che raccomandiamo - spiega COLAO - richiedono semplificazioni di norme, non cambiamenti di policy, ma proprio semplificazioni. In Italia c'è una stratificazione di norme e complicazioni quasi geologica. Invece la rimozione delle cautele non necessarie è imprescindibile e le due cose vanno assieme. È chiaro poi che problemi come la liquidità delle imprese possono anche nascere da uno stato di salute non eccellente delle aziende prima della crisi". "Questo - ammette - apre proprio il tema delle imprese che vanno capitalizzate " e su questo punto "raccomandiamo una serie di incentivi per favorire patrimonializzazione e sostegni di filiera. Il governo non deve decidere 'come' ma deve permettere che questo rafforzamento arrivi dagli imprenditori stessi, da operazioni di fusione o da capitale privato indirizzato verso le imprese".
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