Firma l'assoluzione di Berlusconi e poi si dimette per protesta
Firma e poi si dimette. Enrico Tranfa, presidente del collegio della Corte d’Appello di Milano nel processo Ruby, secondo quanto riferisce il Corriere, prima firma la sentenza che assolve l'ex presidente Berlusconi. E poi lascia la magistratura, dopo 39 anni di carriera, con 15 mesi di anticipo sul previsto. Il gesto di Tranfa pare essere di protesta, anche senza una motivazione, assolutamente muto. Ma comunque non meno significativo. Il segno che tra i tre giudici il dissidio sulla sentenza deve essere stato profondissimo. Anche perché Tranfa, essendo il presidente, non poteva non firmare le motivazioni. Ed ecco, quindi, la decisione: appone il suo nome laddove non può non apporlo. E poi si dimette.
"OGNUNO INTERPRETI COME VUOLE" - "Mi dispiace, ma ho deciso di non aggiungere nulla ai fatti e ognuno puo' interpretarli come vuole". Lo ha detto all'Agi, Enrico Tranfa, presidente della Corte d'Appello di Milano che ieri, dopo aver firmato le motivazioni della sentenza d'assoluzione per Silvio Berlusconi nel caso Ruby, si e' dimesso a causa del dissenso con gli altri due componenti del collegio. Il giudice, che ha 70 anni e è entrato in magistratura nel 1975, ha detto che la sua è stata una decisione “meditata”. "In tutta la mia vita non ho fatto mai nulla di impulso" ha detto. Il giudice ha anche detto che seguirà il consiglio di fare molti viaggi in giro per il mondo. "Nessuno è indispensabile, tutti possono essere utili" ha concluso.