Fisco, Lega: "Draghi parta dalla Flat Tax. Una bandiera che non si ammaina"
Intervista al senatore della Lega Armando Siri, padre della Flat Tax. "Il premier Draghi legga il nostro testo"
"La Flat Tax per fortuna non si può ammainare perché non è solo una bandiera ideologica ma una concreta e moderna alternativa ad un sistema fiscale che ha compiuto quasi 50 anni. Sono certo che se la Lega sarà nel Governo e Draghi leggerà il nostro testo di riforma si potrà aprire un tavolo di confronto tra le forze politiche partendo proprio da lì. Certo il requisito minimo per parlarne è almeno aver letto il contenuto". Con queste parole il senatore della Lega Armando Siri, padre della flat tax, risponde alla domanda di Affaritaliani.it se Matteo Salvini abbia (come sembra) ammainato la bandiera della flat tax per entrare nel governo Draghi e se per questo motivo sia deluso.
Che cosa pensa del fisco progressivo che sembra essere nei progetti del nuovo premier?
"Il sistema fiscale è informato a criteri di progressività. Lo dice il comma secondo dell’art. 53 della Costituzione, non è una novità. Chi dice che la nostra proposta di Flat Tax non è progressiva dimostra di non averla letta e di agire solo sulla base di un pregiudizio ideologico. Trattandosi della nascita di un Governo di “alto profilo” mi auguro che si possano mettere da parte gli slogan e ci si concentri sulla concretezza. Allo stato attuale la nostra è l'unica proposta sul tavolo. Se ce ne sono altre che ottengono lo stesso risultato di semplificazione e alleggerimento fiscale parliamone".
Ci sono punti di contatto con la proposta della Lega?
"Il nostro progetto di riforma del Testo Unico delle Imposte sui redditi tiene conto di questo principio utilizzando proprio il sistema tedesco invocato da molti. Non lo fa con la modulazione delle aliquote, ma attraverso una funzione sulle deduzioni che sono inversamente proporzionali al reddito a seconda dei carichi familiari. In questo modo si ottiene un’aliquota di imposta reale progressiva ma non superiore al 15%. Si può anche discutere di aggiungere un'aliquota ulteriore al 20% per i redditi molto alti ma ripeto occorre prima impostare un confronto altrimenti si parla a caso".
Quali sono i punti chiave della riforma fiscale secondo la Lega?
"Semplificazione, riduzione del peso tributario per il ceto medio e per le imprese, equità, e calo fisiologico dell’infedeltà fiscale. Il tutto si traduce in una spinta dei consumi quindi della produzione e del lavoro. Non avremo mai un effetto sul PIL se continuiamo con la timidezza, con i piccoli passi dei bonus, degli sconti e delle limature qua e là. Negli ultimi 10 anni abbiamo speso 300 miliardi per sostenere la disoccupazione e la cassa integrazione. Quante Flat Tax avremmo potuto fare creando così opportunità di lavoro? Occorre il coraggio di una autentica rivoluzione fiscale se vogliamo che il Paese torni a crescere".
Un taglio dell'Irpef deve valere solo per i lavoratori o anche per i pensionati?
"La nostra riforma prevede il taglio per lavoratori e pensionati ma soprattutto introduce un modello innovativo di calcolo sostituendo il reddito imponibile individuale con quello familiare".
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