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Politica
Forza Italia, Marina Berlusconi leader. Ipotesi clamorosa. Effetto Schlein...

Forza Italia, Berlusconi presidente resterebbe nel simbolo del partito


E' la stagione delle donne leader. Non ci sono dubbi ormai. Dopo Giorgia Meloni, prima presidente del Consiglio donna d'Italia, è arrivata Elly Schlein alla guida del Pd, la principale forza di opposizione in Parlamento (la sinistra costantemente in ritardo nei cambiamenti). Due donne completamente diverse. La prima, la premier, difende i valori classici dei conservatori, della tradizione e della famiglia. La seconda, Schlein, difende i diritti civili (meno quelli sociali storici delle battaglie della sinistra del secolo scorso) come ad esempio le tematiche relative a gay e lesbiche.

Anche il Terzo Polo sembra pensare a una donna e, smentita l'ipotesi Mara Carfagna, i rumor raccolti da Affaritaliani.it puntano su Letizia Moratti come leader del nascente partito unico tra Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi. Considerando che la Lega e il Movimento 5 Stelle sono granitici sulle figure di Matteo Salvini (rinnovatosi nel segno del pragmatismo) e di Giuseppe Conte (pacifista e strenuo difensore della politica dei sussidi stile reddito di cittadinanza), resta tra i partiti medio-grandi Forza Italia.

Silvio Berlusconi, classe 1936, ha bisogno di una leader forte per rilanciare gli azzurri. La "sparata" contro Zelensky al seggio è servita a guadagnare qualche voto, così dicono in Parlamento, ma è ora di pensare al futuro. Scartata l'ipotesi Licia Ronzulli, troppo "politica" e divisiva e non gradita alla premier e a una parte del partito, nemmeno la ministra Anna Maria Bernini, una prof di professione, sembra essere la persona giusta.

Serve una donna del fare, concreta, di azienda. Una manager che sappia infilarsi tra la figura della cultura tradizionale di Meloni e quella dei diritti civili di Schlein e che possa recuperare una gran fetta di italiani che ormai non vota e si astiene perché non si sente rappresentata da nessuna delle figure in campo. Ed è così che in ambienti di Forza Italia sta tornando la voce, non confermata, di una possibile discesa in campo, magari per le Europee del 2024 di Marina Berlusconi leader del partito. Classe 1966, presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori Editore, la figlia primogenita dell'ex Cavaliere è stata più volte al centro di rumor sul suo possibile ingresso in politica. Voci poi sempre smentite.

Ma stavolta l'aria è cambiata e serve una donna pragmatica. Appunto, una manager del fare e di successo. Non si tratta di qualcosa che potrebbe accadere domani e nemmeno la settimana prossima, ma di un'ipotesi allo studio, di una possibilità al vaglio. Per Berlusconi sarebbe perfetto, lui resterebbe come consigliere e padre nobile e il partito potrebbe continuare ad avere nel simbolo la scritta Berlusconi presidente. Però Marina, non Silvio.

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