Obtorto Colle
Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani
Napolitano il gran tessitore. Negli ultimi due anni l'inquilino del Quirinale ha dimostrato di essere un fine politico e soprattutto un uomo indipendente e coerente ai propri principi e valori. Lo si è visto nell'ultima decisione, quella di non mandare Bersani in Parlamento a chiedere la fiducia. Che cosa avrebbe avuto da perdere l'ex militante del Partito comunista? Nulla, anzi, avrebbe avuto il plauso del Pd che da settimane chiede di provare ad andare in Aula. E avrebbe ripagato il segretario dello sgambetto che gli fece due anni fa, quando lo convinse a non andare ad elezioni dopo il passo indietro di Berlusconi, assicurandogli che Monti non sarebbe mai sceso in politica. Una meritata conclusione del mandato.
Ma il senso dello Stato di Re Giorgio non gli ha permesso di anteporre il suo interesse personale al bene del Paese. La decisione deve essere stata sofferta, tanto più che il settennato di Napolitano scadrà tra quindici giorni. Ma l'inquilino del Quirinale non poteva permettere di dare vita ad un governo zoppo, senza i numeri per varare alcunché, se non gestire l'ordinaria amministrazione. Da qui alle prossime elezioni i mercati ci avrebbero fatti neri con lo spread frenetico e famelico come un pitbull.
Il Presidente della Repubblica ha dato dimostrazione di pensare per prima cosa al bene del Paese, indipendentemente dalle simpatie e dalla propria storia. Tra quindici giorni Napolitano si potrà riposare nella sua Stromboli, ma nelle orecchie sentirà ancora le maledizioni di Vendola e Bersani, che fino alla fine volevano andare alla prova dei voti in Parlamento.