Giuseppe Conte, il premier dalle palle d’acciaio - Affaritaliani.it

Politica

Giuseppe Conte, il premier dalle palle d’acciaio

di Daniele Rosa

Puo’ piacere o non piacere ma alcuni aspetti bisogna assolutamente riconoscerli al premier Giuseppe Conte, outsider della politica nel recente passato ma esperto gestore di un Governo debole travolto dallo tsunami della pandemia.

Tra questi aspetti lo stile, educato, per certi versi raffinato, diplomatico all’eccesso, mai sopra le righe e poi i nervi saldi (e non solo quelli), per riuscire a tenere insieme un’ eterogenea e ‘complessa’ compagine governativa e un Paese che, come tutti gli altri nel mondo, è arrivato ‘alla frutta’.

Senza dimenticare che un buona padronanza dell’inglese ( normale nella politica in tutto il mondo ma merce rara in Italia) e la sobria eleganza gli hanno permesso di muoversi con tranquillità sulla scena internazionale facendosi ascoltare e stimare.

Giuseppe Conte, chiamato a volte Giuseppi, dalla nomination involontaria avuta da un distratto Presidente Trump, deve però scontare il peccato originale di essere stato scelto dal M5S ma bisogna riconoscere che fino ad ora ha sempre cercato di mantenere una onesta equidistanza. Anche perchè dopo anni il Movimento non è certo più quello originale e nemmeno è più portatore della valanga di voti di protesta che gli hanno permesso di avere la maggioranza relativa al Governo.

Un altro aspetto che bisogna riconoscere al premier è quello di prendersi le responsabilità di tanti errori altrui con trasparenza, calma e decisione.

Non deve essere sicuramente facile contenere le lamentele del mondo della scuola  e degli studenti per la gestione ‘particolare’ di un Ministro alle prime armi come l'attuale. Un esempio sopra tutti, unico al mondo, un investimento ‘monstre’ per avere in ritardo una sorta di banchi a rotelle che non si capisce saranno utili a chi.

Bisogna essere di ferro per accettare il flop del proprio Ministro dei Trasporti che ha caparbiamente difeso, unica nel Paese, il proprio operato che ha dato libero sfogo al virus su autobus, metro e tram , ripieni come pani imbottiti.

E’ necessario avere esperienza per far finta di niente sui risultati non brillantissimi del proprio Ministro degli Esteri che ancora non è riuscito a portare a casa i nostri pescatori imprigionati in quel di Libia in attesa che il ricatto a cui ci ha sottoposto quel Paese porti i suoi frutti.

E non ti deve mancare il coraggio per prendersi le responsabilità degli errori di un Ministro della Salute che, dopo aver fatto e ritirato immediatamente un libro per celebrare i fasti di una vittoria sul virus mai avvenuta, non riesce a mettere, fino ad ora , un responsabile della Sanità in una realtà scassata come è quella calabrese.

Insomma in un momento storico complesso, difficile come mai accaduto da oltre 100 anni, l’Italia è governata da molti personaggi ( non certo tutti) che dire ‘inesperti’ è operazione di gentiliezza ma al vertice c’è un uomo ,magari venuto per caso, ma adesso non più politico per caso, che sta dando prova di essere un Premier dalle ‘palle d’acciao’.