Politica
Giuseppe Conte strumentalizza gli studenti e se li coccola per le Europee
Quando Conte era l’”avvocato del popolo” nel governo giallo-verde con Salvini
Giuseppe Conte strumentalizza gli studenti e se li coccola per le Europee
Desta meraviglia come Giuseppe Conte si sia prontamente dimenticato di quando da “avvocato del popolo” arringava la destra nel governo giallo – verde. Prima l’avvocato pugliese aveva votato per il Pd e lo stesso Matteo Renzi ha mostrato una lunga teoria di messaggini di approvazione al suo governo, quando la stella dell’ex sindaco di Firenze brillava sull’Arno, fiume peraltro infido e melmoso da quelle parti. Fiume che caratterizza le due città, Pisa e appunto Firenze, in cui sono avvenuti qualche giorno fa gli scontri tra studenti e polizia.
Allora, il giallo – verde soffiava imponente in una inedita versione tra un partito di destra dichiarata, la Lega, e uno ambiguo, peronista e mutevole, sempre pronto a cambiare direzione e specializzato nell’osservazione quantistica dei venti politici. Conte fu “scoperto”, diciamo così, da Luigi Di Maio come punto di caduta tra la Lega e i Cinque Stelle che non riuscivano a mettersi d’accordo. All’inizio era solo un prestanome che chiedeva a Di Maio se una cosa si poteva o non si poteva dire pubblicamente. Poi emerse una insospettabile classe, gli fa riconosciuto senza dubbio alcuno, e il vecchio tribuno fece fuori il suo giovane mentore campano e si prese tutto il potere non prima però d’essersi fatto tutto l’arco costituzionale, con il Conte 2 “giallo – rosso” e infine anche il governo Draghi, dove però dovette mollare lo scettro. Poi grazie a lui che butto giù Draghi sull’inceneritore romano qualche mese dopo vinse il centro – destra.
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Il piano di Conte era in fondo banale: dopo aver governato con tutti occorreva un po’ di opposizione per rigenerarsi e per rifarsi una virginità politica, tanto gli italiani una gran memoria non ce l’hanno e così è andato a fare concorrenza al Partito democratico su cui, nel frattempo, s’era abbattuta la iattura Schlein. Ora il piano di Conte è abbastanza chiaro: fare fuori il Pd. Per questo l’altro ieri si è materializzato tra gli studenti manganellati a consolarli e a blandirli.
Si sa i giovani sono influenzabili facilmente e poco importa se quel signore distinto alla fine una linea politica vera non ce l’ha ma va solo dove soffia il vento della convenienza. Il nome volgare di questa tattica politica si chiama opportunismo, quello colto e filosofico “situazionismo” ma lo spirito non cambia: Il Potere per il Potere. Ed ora, in vista delle Europee, gli studenti sono merce pregiata, di quella che non puoi trascurare. E se c’è da criticare la destra lui c’è, come c’era quel giorno in cui con uno dei governi più a destra dell’Italia repubblicana si definì “avvocato del popolo”.