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Politica
Prescrizione, M5s fa muro. Azione: "Lasci governo se contro riforma Cartabia"
Già Presidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia dal 13 febbraio è ministra alla Giustizia nel Governo Draghi. Un recentissimo sondaggio pubblicato da affaritaliani.it la indica come la componente dell'Esecutivo che maggiormente ispira fiducia agli italiani
 

Sulla riforma del processo penale che il Movimento 5 stelle, pur ribadendo la volontà di collaborare e di confrontarsi con il ministro, intende puntare i piedi. L'obiettivo dell'intera maggioranza è quello di ridurre i tempi dei processi del 25% mentre per il processo civile serve un 'taglio' del 40%.

Il Movimento 5 stelle fa leva sui soldi del 'Recovery': "Non serve far saltare la Bonafede. Noi non ci stiamo", riferisce una fonte M5s. "Notiamo che diversi giuristi condividono il nostro punto di vista su alcune conclusioni a cui sono giunti i 'tavoli' ministeriali per la riforma della Giustizia", afferma Saitta, capogruppo M5s in commissione Giustizia alla Camera che ripropone, tra l'altro, il tema delle impugnazioni. "L'idea di abolire la possibilità da parte del pubblico ministero di proporre appello, a nostro avviso, può non rappresentare la scelta migliore", osserva.

Lo scontro si riproporrà soprattutto con Forza Italia, con Italia viva ("La maggioranza dei magistrati lavora bene, ma cio' che sta avvenendo nel mondo della Giustizia impone una riforma radicale", dice Renzi) e con Azione (il deputato Costa, tra l'altro, sta preparando degli emendamenti al dl concorsi rilanciando il tema dei test psico-attudinali).

La partecipazione di Giuseppe Conte in video collegamento ad una riunione con gli esponenti M5s della Commissione Giustizia di Camera e Senato e' un segnale di come l'ex premier stia seguendo i vari dossier sul tavolo. Il futuro capo M5s sta aspettando il responso dopo il ricorso al garante della privacy sulla titolarità della lista degli iscritti ma non ha voluto far mancare il suo apporto su una battaglia che porteranno avanti i pentastellati.

Bisogna tenere fermi i principi della riforma Bonafede ma non alzare i toni contro il ministro Cartabia, il ragionamento che viene riferito del giurista pugliese. Il Movimento 5 stelle, al pari delle altre forze politiche, attende le proposte del Guardasigilli in materia di riforma del processo penale, ma ha già ribadito la propria insoddisfazione per le idee sul tavolo sulla prescrizione. La commissione ministeriale presieduta dal costituzionalista Luciani non ha ancora terminato il suo lavoro.

In settimana il governo non depositerà alcun piano ma secondo quanto si apprende da fonti parlamentari l'orientamento è quello di puntare sull'impianto della 'riforma Orlando'. "Ma siamo stati noi - spiega una fonte parlamentare M5s - a riformulare la riforma Orlando...". I Cinque stelle presenteranno al momento opportuno le proprie proposte. Intanto per lunedì prossimo è fissata la scadenza per presentare gli emendamenti alla riforma del Csm in Commissione a Montecitorio, altro tema che alla luce degli ultimi eventi potrà scatenare nuove fibrillazioni nella maggioranza.

Costa, Azione: "Se contro la legge Cartabia, il M5s lasci il governo"

"Ogni giorno emerge che i 5 Stelle sono contro la riforma della Giustizia perche' troppo garantista. Abbiano il coraggio di fare chiarezza, di uscire dal Governo ed andare all'opposizione. Ed il Pd la smetta di stare ogni giorno dalla loro parte", ha dichiarato in una nota Enrico Costa, deputato e responsabile Giustizia di Azione. 

 

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