Gli sconfitti delle Europee: Borghi, Ronzulli, Cecchi Paone. I flop
di Fabio Massa
Eccoli, i flop. Quelli che dovevano spaccare il mondo e invece hanno fatto dei veri e propri epic-fail. Grillo, ovviamente, ma non solo. Sicuramente chi non ha ottenuto un buon risultato è stato il "professore" della Lega Nord, quel Claudio Borghi che era candidato come indipendente, e che Matteo Salvini ha sponsorizzato davvero tanto. Alla fine raccoglie poco più di 13 mila preferenze, arrivando addirittura nono dietro al sindaco di Adro, Danilo Lancini. Insomma, non solo non sfonda, ma prende una bella mazzata dai militanti.
Epic fail anche per Licia Ronzulli. Volendo, anche di più, visto che era data per "blindata" in ticket con Giovanni Toti. Nel collegio Nord-Ovest arriva sesta, dietro anche Iva Zanicchi, con sole 25mila preferenze. Se non un flop, sicuramente è uno smacco il fatto che nel Nord-Est Matteo Salvini abbia preceduto Flavio Tosi di oltre 10mila preferenze. Altre malignità si sprecano sui voti di Alessandro Cecchi Paone. Il presentatore era candidato con Forza Italia nell'Italia Meridionale. Per lui solo 15548 preferenze e dodicesimo posto. Poi c'è la cattiva prestazione di Alfredo Somoza della Lista Tsipras. Sotto la Madonnina lo appoggiavano praticamente tutti, ma alla fine ha vinto Moni Ovadia con 33mila preferenze. Secondo Curzio Maltese a un'incollatura, terza la Sgrena. Altra sconfitta è sicuramente Pina Picierno. Non tanto per il risultato assoluto, comunque oltre i 200mila voti. Ma perché chi ha vinto è stato l'uscente Pittella con 221mila preferenze.
@FabioAMassa