Politica
I rifiuti di Roma nel mirino di Cantone. Gli slalom istituzionali della Raggi
Perché il caso Muraro è emblematico del degrado nazionale. Il ministro Galletti chiede di vedere la sindaca di Roma Virginia Raggi
Roma è la Capitale d’Italia e tutto quello che accade a Roma accade al Paese, questo è indubbio, e per questo il “caso Muraro” e cioè la vicenda dell’assessora all’ambiente dei Cinque Stelle è un caso nazionale ed internazionale visto che –a riprova- permane sulle prime pagine dei maggiori quotidiani nazionali ed anche il Financial Times se ne è occupato. Ricapitolo la vicenda ormai ben nota.
La Muraro è stata nominata assessora all’ecologia perché “esperta” di monnezza nel senso che conosce bene il ciclo di rifiuti (o almeno dovrebbe); anzi, proprio la permanenza per dodici anni in Ama misteriosamente come “consulente esterna” convince Virginia Raggi che è la donna giusta al posto giusto proprio perché “conosce l’azienda”. La Muraro, forte della fama di “esperta” parte male perché appena insediata dice che “mercoledì città pulita o agirò”; di mercoledì ne sono passati diversi e la città è precipitata esponenzialmente nel caos monnezzaro aggravato da temperature equatoriali che aumentano ancor di più il disagio.
Ma non finisce qui; la Muraro è una “tosta” e si incaponisce contro il presidente del consiglio di amministrazione di Ama, Daniele Fortini e gli fa il blitz in stile grillino tramettendo una diretta su Facebook che si fa notare per scorrettezza istituzionale non avendo dato alcun preavviso dell’iniziativa. Ed allora esce una pandora di guai: la Muraro (ma si sapeva da mesi) ha un contenzioso proprio con l’Ama per più di 200.000 € e la “signora milioncino” come la chiama ironicamente il Pd mostra un conflitto di interessi grande come una casa (ai Parioli, dove abita) anche perché Fortini stesso non le aveva rinnovato il ricco contratto. La Muraro fa l’occhiolino al patron di Malagrotta Cerroni, sotto inchiesta, per la riapertura di alcuni impianti di sua proprietà dopo che i grillini per anni lo hanno indicato come il diavolo in persona.