Il lungo esodo di Migliore, da Sel all'ok al Jobs Act. Intervista
di Fabio Massa
Renziano forse no, ma Gennaro Migliore, da esponente di spicco di Sel ad oggi, di strada ne ha fatta. Tutta in direzione del Pd e dell'attuale premier. Una strada che lo ha portato, secondo quanto spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it, addirittura ad appoggiare la visione dell'ex sindaco di Firenze sull'articolo 18: "In direzione avrei votato sì. La fiducia? Non bisognerebbe porla. Ma non ne faccio un dramma: vediamo quale sarà il maxiemendamento del governo". L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
Onorevole Migliore, lei ha lasciato Sel per approdare al Pd. Questa mossa di Renzi sull'articolo 18 risulta ostativa a questo percorso?
No, direi di no. Anche perché il percorso che si sta seguendo è un percorso che rende una discussione molto chiara e dal mio punto di vista io non avrei avuto imbarazzi a votare a favore dell'ordine del giorno che si è scritto in direzione.
Lei avrebbe votato sì?
Assolutamente sì. Per il fatto che lavora per l'estensione degli ammortizzatori e per l'estensione del reintegro per il disciplinare, per il fatto che si inizi a discutere su una vera legge sulla rappresentanza. Io penso che questi siano elementi che privati di una polemica interna rappresentano aspetti importanti. E poi posso dire anche un'altra cosa: non è che se uno entra in un partito condivide tutto, si possono anche condividere non tutte le scelte della maggioranza.
Ecco, appunto. Lei condivide il ricorso alla fiducia?
Sulla questione bisogna innanzitutto vedere quel che c'è scritto. Poi il problema di aver messo la fiducia è più generale: bisognerebbe limitarla al massimo.
Ne fa una questione tecnica, insomma, ma esiste anche una problematica di tipo politico.
Questo mi è chiaro. Io sto dicendo che la fiducia non dovrebbe essere mai messa. La fiducia si mette rispetto alla propria maggioranza e bisognerebbe essere capaci di costruire da tutte le parti della maggioranza un percorso di aggregazione. Per questo non cambia il merito della questione.
E qual è il merito della questione?
Che bisogna vedere come viene scritto il maxiemendamento del governo.
Lei è ormai su posizioni antitetiche rispetto ai suoi ex compagni di Sel.
Non è che mi riferisco a loro. Ormai sono mesi che non ne faccio più parte.
Il suo percorso politico l'ha però portata lontanissimo da quel che dice oggi Vendola.
Io non commento quel che dice Vendola per una questione di stile. Per quanto mi riguarda non è certo lui il punto di riferimento. Mi confronto con gli atti politici ed è questo che mi interessa.
Nel merito: l'abolizione del reintegro per motivi economici la vede contrario o favorevole?
La questione per come è stata affrontata nella direzione del Pd, con la salvaguardia dei reintegri disciplinari ed estende il modello di protezione sociale per i licenziati, può essere una mediazione accettabile. Del resto, il problema di questi anni è stata la mancata protezione di milioni di persone che non avevano nessun tipo di tutela.
@FabioAMassa