Il sessismo non è né di destra né di sinistra
Gli insulti del deputato 5Stelle ad Alessandra Moretti e ad altre sue colleghe hanno avuto un pregio. Farci capire che il sessismo, se esiste, non è di destra né di sinistra. Ma, come usa dire in questi ultimi tempi, è bipartisan.
Non deve essere bello essere insultate con l'accusa di aver fatto sesso in cambio della propria carriera politica. No. Ma questo a prescindere dal fatto di essere una deputata del Pd o di un altro partito, e magari amica di Berlusconi. Forse, ora Alessandra Moretti sa cosa hanno provato la Carfagna e company quando si sono sentite insultate perché avrebbero fatto carriera grazie alle loro virtù, diciamo, non solo politiche.
Sappiano tutti che in molti settori alcune donne usano quel metodo per avanzare nella carriera. È così, è inutile far finta di scandalizzarsi. Finché lo donne lo faranno gli uomini ne approfitteranno. Capita anche a qualche uomo con le donne di potere. Che sarà mai. Ma la donna può essere di sinistra, di destra o di centro. Non cambia nulla. Se il nostro approccio è un cinico realismo o una condanna morale vale per entrambe. Piantiamola con questa presunta superiorità morale secondo cui le donne di sinistra sono vittime oltraggiate degli insulti sessisti e quelle di destra bersaglio solo di una polemica politica. Gli insulti sono insulti. Sempre e comunque. E sa una donna ha fatto carriera senza utilizzare le sue grazie è offesa senza se e senza ma. Se invece ha fatto altro, allora che sopporti gli insulti e stia zitta.
Comunque, un po di solidarietà femminile bipartisan, in questo caso, non guasterebbe. Comodo darsi di gomito quando si tratta delle quote rosa. È qui che ce ne sarebbe bisogno. E lo dico da donna.
@AdriSantacroce
Adriana Santacroce