LA REPLICA 2/ Campionato falsato se arbitri si dichiarano tifosi. Di Pietro Dell'Orco
Gentile Direttore,
Le scrivo per comunicarLe qualche mia riflessione sui contenuti della lettera del Sig. Stefano Bianchi. Contenuti basati sull’assunto indimostrato di una Magistratura non autoreferenziale, non politicizzata, e che appare (oltre ad essere) al disopra delle parti. Assunto che appare destituito di fondamento ad almeno il 75% degli Italiani, stando alle recenti statistiche che riportano che meno del 25% di essi ha fiducia nella Magistratura. Forse sarebbe il caso che gli “assolutamente e totalmente indignati” si impegnassero, prima di avventurarsi lancia in resta in stucchevoli filippiche, a convincere quel 75% di Italiani che l’arbitro era imparziale quando ha fischiato il rigore. Perché, delle due l’una: o il 75% degli Italiani è stupido (e per fortuna ci sono alcuni illuminati che li salveranno – ma allora bisogna dimostrare che gli autoproclamatisi illuminati siano davvero tali e che l’assoluta e totale indignazione non obnubili la loro illuminata mente) o l’assunto di cui sopra è totalmente arbitrario e frutto della propaganda faziosa di una forza politica che, nella sua pluriennale strategia di conquista delle “casematte del potere”, usa la giustizia come strumento di lotta politica e di conquista del potere. È appena il caso di ricordare che, per Stalin, gli avversari politici erano malati di mente (e quindi internati in manicomi – lager) o criminali (e quindi bisognosi di una “rieducazione” in ambiente siberiano) – ed è legittimo sospettare che questo abbia fatto scuola. Personalmente, resto assai dubbioso su un campionato in cui gli arbitri non solo si dichiarano apertamente tifosi di una squadra (salvo poi rivendicare una specie di interruzione momentanea del tifo nel momento esatto del fischio del rigore) ma anche lasciano adito a sospetti (maligni, s’intende) di calci “involontari” nella giusta direzione. Penso che un tale campionato non valga una singola banana.
Pietro Dell’Orco