Politica
Lega, Ponte di Legno. Salvini parla già da candidato premier
"L'ho detto a Berlusconi, non voglio Alfano e gli alfaniani"
"Per tre anni sono stato razzista e fascista, ora si sono accorti che avevo ragione io". Così Matteo Salvini parlando di immigrazione e ong. Il leader della Lega è intervenuto al palazzetto dello sport di Ponte di Legno per il classico appuntamento di Ferragosto. Per la prima volta arriva qui accompagnato da Elisa Isoardi - la frattura tra i due è quindi definitivamente ricomposta - e ad accoglierlo c'è il grande striscione dietro al palco "Salvini premier". "Il prossimo anno sarò qui con la Lega al governo", assicura.
Il suo intervento scalda i cuori di militanti e simpatizzanti sulla legittima difesa, contro la legge Fornero e "i clandestini". E contro a una qualsiasi alleanza con Angelo Alfano: "Non mi interessa vincere le elezioni per avere qualche parlamentare in più, l'ho detto a Berlusconi, i Cicchitto e i Buttiglione non li vogliamo". A un certo punto dà del "coniglio" a Matteo Renzi, colpevole - dice - di non aver mai accettato la sua proposta di un confronto pubblico, ma per il resto i toni sono quelli del candidato premier del Centrodestra in pectore. "Sono un uomo fortunato, faccio un lavoro che è la mia passione - racconta - e ce la metterò tutto per sbagliare il meno possibile".
Il segretario federale della Lega Nord non conferma né smentisce la possibilità che il partito cambi nome (tra le ipotesi "Lega dei popoli" o "Lega Nazionale"), spiega che se ci saranno novità lo si vedrà direttamente sotto elezioni, però conferma la svolta: "Prima gli italiani, è questa la nostra parola d'ordine". Una menzione finale ai Cinque Stelle: "In Sicilia Luigi Di Maio ha tolto la maschera: le abitazioni abusive che lui difende, con noi, vengo invece abbattute".