Politica
Salvini rinasce con la linea pacata. L'opposizione interna non ha un leader
di Vincenzo Caccioppoli

La Lega alla ricerca dell'unità risale nei sondaggi
E questo è allo stesso tempo un suo pregio, ma anche un grande difetto. molte volte gli abbiamo cercato di far capire che la campagna comunicativa era troppo forte ed eccessiva sui social, e che rischiava di prendere una brutta piega, come poi purtroppo è accaduto. Ma non c’è stato verso di convincerlo..” dice un deputato della Lega, fedelissimo al segretario. Il cambio di passo, raccontano fonti vicine al segretario, è avvenuto a seguito di quello che è stato forse il più emblematico fallimento della leadership salviniana, la settimana che ha portato alla rielezione del presidente Mattarella. Lì qualcosa è cambiato e da quel indubbio fallimento, ha capito che occorreva cambiare strategia e non cercare di rincorrere a tutti i costi la Meloni e il suo larghissimo consenso, meglio stare per un po 'nell'ombra e lavorare sodo.
Troppo forte e con il vento in poppa la leader di Fratelli d’Italia per poter competere, come ha potuto constatare anche il vecchio Silvio, costretto ad andare a Canossa, con la coda tra le gambe, pochi giorni prima del giuramento del nuovo governo. Ecco allora che forse Salvini, che deve avere anche una buona memoria, ha pensato al fatto che il grande successo alle elezioni europee del 2019, è stato anche determinato dalla sua azione nel governo Conte 1, quando la Lega con lui alla guida del Viminale ottenne importanti successi. Ecco allora che ora a maggior ragione con un governo di centrodestra e con un leghista al ministero dell’economia, lui alla infrastrutture un suo fedelissimo Piantedosi agli Interni, il grande vecchio ed astutissimo Calderoli alle riforme istituzionali, l’occasione è troppo ghiotta per rischiare di rovinarla, per mere questioni di bottega e per inseguire quel sogno che chissà forse ormai pare essere definitivamente sfumato. Ed ecco perchè sta bene attento a non disturbare il manovratore ( Giorgia Meloni ), perché questo treno rischia di essere l’ultimo per lui e in ballo non c’è solo la sua carica di segretario, ma forse anche la sua stessa carriera politica
