Caos Lega, tregua armata tra Salvini e Tosi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Nessun commissariamento della Liga Veneta, almeno per il momento. Il Consiglio federale della Lega Nord (che si è riunito in Via Bellerio a Milano), dopo aver votato all'unanimità la ricandidatura di Luca Zaia alla presidenza della Regione Veneto, ha scelto - secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da uno dei partecipanti alla riunione - la linea del compromesso tra Matteo Salvini e Flavio Tosi. E' passata quindi la linea delle colombe, ovvero di Roberto Maroni e Umberto Bossi. Il sindaco di Verona, segretario della Liga che vuole avere l'ultima parola sulla composizione delle liste e che preme per una sua lista civica, cercherà una soluzione condivisa con lo stesso Zaia e con un altro veneto doc, l'ex capogruppo alla Camera Gianpaolo Dozzo.
Salvini ha deciso di non arrivare allo strappo finale con il commissariamento della Liga, che avrebbe portato all'uscita di Tosi dal Carroccio, e ha quindi ascoltato i consigli di Bossi e Maroni. Ma la sfida nella Lega è solo rinviata. Si tratta di una tregua e non della pace. Anche perché prima del compromesso, il segretario federale ha fatto votare una mozione molto dura contro Tosi, chi fa parte di un'associazione in contrapposizione alla Lega deve fare una scelta chiara: o con la Lega con il Faro, ovvero l'associazione guidata proprio dal sindaco di Verona. La mozione di Salvini è stata approvata all'unanimità con l'astensione dello stesso Tosi.