Legge elettorale e riforme. Ecco le proposte di Renzi
Di Tommaso Cinquemani

"Serve una iniziativa del Pd sulla legge elettorale. Doppio turno di coalizione, Mattarellum o doppio turno di collegio: queste sono le tre ipotesi in campo". Paolo Gentiloni spiega bene quali sono le alternative di fronte alle quali si trova il governo e la maggioranza che lo sorregge. Dopo la bocciatura del Porcellum da parte della Consulta infatti, il Parlamento si deve affrettare ad approvare, almeno in uno dei due rami del Parlamento, una riforma della legge elettorale. Il limite temporale è fissato nel giorno in cui verranno depositate le motivazioni: qualche settimana. Nei palazzi romani i telefoni sono bollenti in un carosello di chiamate per cercare di trovare la quadra.
Tutti aspettano il verdetto delle urne che domenica incoroneranno il nuovo segretario del Partito democratico. Matteo Renzi si sente la vittoria in tasca e sta stilando la sua proposta di riforma della legge elettorale che renderà pubblica solo lunedì e sulla quale dovrà trovare la convergenza degli altri partiti di governo. "Serve una legge che consenta agli italiani di scegliere chi deve governare e che stabilisca in maniera chiara chi ha vinto e chi ha perso. Il proporzionale puro è da escludere", spiega ad Affaritaliani.it Roberto Cocianich, senatore democratico vicinissimo a Matteo Renzi. Il sistema più gettonato è quello dei sindaci, ovvero un maggioritario a doppio turno. Collegi uninominali, i due candidati che prendono più voti vanno al ballottaggio e vince quello che arriva primo. Fine. Un sistema che non assicura la governabilità, ma che costruisce sistemi più stabili e chiari.
Ma la legge elettorale non è la sola riforma sul tavolo. Enrico Letta ha pronte due proposte di riforma costituzionale che dovrebbero servire a snellire il sistema istituzionale e che dovrebbero avere l'avvallo del sindaco di Firenze. "Il numero dei parlamentari è francamente esagerato, deve essere tagliato", spiega ancora Cocianich. "Negli Usa ci sono un centinaio di senatori per 300 milioni di cittadini, noi ne abbiamo più di trecento. Inoltre bisogna rivoluzionare il bicameralismo perfetto, in modo da avere una legislazione più rapida e efficiente". Cancellare Palazzo madama insomma o almeno ridurlo nel numero e nelle competenze, trasformandolo in un organo specializzato in materie territoriali.
@Tommaso5mani