Il commento/ Lo spread non si mangia, ma la luna di miele neppure
"Un tempismo perfetto" é quello di Renzi secondo un Tg nazionale dell'ora di punta, "ultimi dubbi se tagliare Irpef o Irap" (tralasciando che la copertura ancora non c'è) titola uno dei maggiori quotidiani in apertura. Oppure, la commissione europea boccia l'idea di usare i fondi europei per il cuneo fiscale (come aveva sussurrato Padoan) e l'articolo finisce in fondo pagina. Una luna di miele tra il premier e la stampa così non la ricordavo. Forse neanche quando é arrivato Monti che sembrava, anche lui, il salvatore della patria.
Ho sostenuto Renzi sin dalle prime primarie, quando mi sono giocata la simpatia della maggior parte dell'apparato Pd, salvo poi ritrovarlo sul suo carro quando lui, Renzi, da rottamatore diventava il vincitore in pectore. Penso tuttora che abbia il carattere e la stoffa per ottenere dei risultati. Ma dovrebbero smettere lui di sparare promesse su tutto e molta stampa di adularlo così. Non é possibile promettere riforme istituzionali, della burocrazia, interventi sulla scuola di 10 miliardi in tre anni, piano casa e taglio del cuneo fiscale con questa facilità. O Letta e Monti erano degli incapaci o Renzi esagera nel suo ottimismo. E qualcuno dovrebbe farglielo notare. Da Fazio ha ribadito che taglierà il cuneo fiscale di 10 mld. Ovviamente non ha parlato di coperture. Non era il momento. Ma una domanda, una sola, su dove reperire quei fondi Fazio doveva fargliela. Avrebbe dato una risposta fumosa, certo. Ma almeno penseremmo che é possibile ancora fare delle domande logiche a chi propone una ricetta che, finora, non ha funzionato.
Mercoledì scopriremo se il taglio riguarderà le aziende o i laboratori, anche se il Premier ha fatto capire che il suo pensiero va alle famiglie e ai lavoratori più che alle imprese, per cui pensa, invece, a una semplificazione burocratica. E sapremo anche se davvero ci sono i soldi e dove sono. Al momento dei 10 promessi da Renzi ce ne sono solo 3, quelli garantiti da Cottarelli e dalla sua spending review. Le altre ipotesi, come il rientro dei capitali o la lotta all'evasione fiscale, non funzionano perché non sono quantificabili e quindi non ascrivibili a bilancio. Quindi, a meno che non spuntino altre tasse, ma Alfano dice di no, é tutto da vedere.
Per il futuro sarebbe bello vedere la stessa determinazione che il premier ha mostrato, ad esempio, nel porsi di fronte alla CGIL ("se non capirà ce ne faremo una ragione" ha detto) nel dare i numeri e nel fare i conti. Il Paese é davvero allo stremo. Va bene una carica di ottimismo e di progetti. Ma devono essere fatti e non giochi di prestigio. Ieri pomeriggio anche Alfano é stato preso da un attacco di renzismo. "Vedrete un taglio alle tasse mai visto", ha detto. Marketing accattivante, certo. Ma il titolare del Viminale quando governava con Berlusconi non era certo sulla luna. La gente é stufa delle promesse. Davvero. Quando l'allarme spread é rientrato, i detrattori di Monti, per ridimensionarne i meriti, dicevano che quello stesso spread non si mangiava. É vero. Ma neanche i progetti senza reali fondamenti. É bravo Renzi, non esageri.
Adriana Santacroce