Luca Zaia, il talento di essere efficace - Affaritaliani.it

Politica

Luca Zaia, il talento di essere efficace

di Gabriele Penna

In Italia è l’unico presidente di Regione ad aver applicato questa benedetta autonomia

Ieri, quando Luca Zaia ha tirato fuori quel tamponcino, nel solito punto stampa giornaliero, e se l’è ficcato nella narice destra prima, e in quella sinistra poi, molti degli osservatori sono rimasti estasiati. Postura tesa, sguardo determinato, volto convinto: il Doge veneto ha mostrato come fare il tampone fai da te. “La saponetta, una provetta con il reagente, il tamponcino e il sacchetto della spazzatura”, mossa dopo mossa ha illustrato tutti i passaggi per auto-testarsi.

In Italia è l’unico presidente di Regione ad aver introdotto uno strumento di diagnostica ricercato e fondamentale per contenere i contagi. In pratica è l’unico governatore ad aver applicato questa benedetta autonomia.

I meriti oggettivi non sono solo quelli di natura amministrativa, c’è anche quello – cruciale – dell’efficacia comunicativa, mai come in questa crisi la cattiva comunicazione è stata dannosa. Le défaillance non sono mancate in questi mesi, anche Zaia ha fatto le sue gaffe: dai "cinesi che mangiano i topi morti" alla difficoltà di coniugare un congiuntivo.

Certamente è stato ed è un punto di forza anche non averla “buttata in caciara” con il governo. Sì, ci sono state le critiche ma anche in questa circostanza ha dato l’impressione di remare dalla stessa parte del governo, di voler realmente collaborare con Roma.

In ottica futura, la vera sfida del Carroccio non è allargare quanto più possibile a destra (rischiando di imbarcare i nostalgici), ma convincere quella fascia di moderati che ondeggia fra il centrodestra liberale e il centrosinistra democratico, una fetta importante dell'elettorato che è sotto la corte sfrenata di Carlo Calenda, Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Se la Lega fosse Luca Zaia, comincerebbe ad essere qualcosa di credibile.