M5s, Di Maio l'ago della bilancia. "Luigi pensaci tu, qui siamo allo sbando"
Il Pd teme che il leader Conte sia stato sfiduciato dai pentastellati. E i grillini sempre più spaesati chiedono l'intervento del ministro degli Esteri
M5s, Di Maio scavalca Conte. I grillini chiedono il suo intervento
Il M5s sta vivendo un altro momento di forte tensione interna. La poca chiarezza sulla linea politica da tenere su temi cruciali come l'obbligo vaccinale e la corsa per il Quirinale, creano subbuglio all'interno del Movimento. Al Nazareno - si legge sul Messaggero - cominciano ad avere dei forti dubbi sull'affidabilità di Conte, il quale non controlla M5s. E c'è chi dice ai vertici del Pd: "Non conviene interloquire con Di Maio, che almeno ha rapporti con tutti sia dentro sia soprattutto fuori dal Movimento?". Anche dall'interno di M5s arrivano al ministro richieste del tipo: "Luigi, pensaci tu, qui siamo alla sbando". Per la corsa al Quirinale ci si affida a iniziative grottesche come quella dell'ex ministro Toninelli: "Cerchiamo candidati sui social". E come se non bastasse, Toninelli decide come Mattarella deve comportarsi: "Faccia uno sforzo di responsabilità" (ossia il bis).
Da qui - prosegue il Messaggero - il bisogno di rivolgersi, più che a Conte, a Di Maio. Oltretutto il ministro degli Esteri, pur aperto a tante possibilità, è quello che ha sempre detto (ed è miele per orecchie lettiane) che "Draghi va preservato". Lasciando intendere con questa formula che la destinazione ideale del premier sarebbe il Colle. Convinzione condivisa da alcuni ministri stellati a lui vicini, da Dadone a D'Incà, e da buona parte dei parlamentari. Ma riportare una parvenza d'ordine nel caos può rivelarsi una mission impossible pure per l'ineffabile Luigi.
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