Meloni e Toti liquidano Forza Italia. Rassemblement pronto per il voto
Il piano della leader di Fratelli d'Italia e del Governatore della Regione Liguria
Giovanni Toti e Giorgia Meloni lavorano alla seconda gamba sovranista/conservatrice che si affianchi alla Lega e che rende ininfluente Forza Italia, ormai ridotta a partitino ancorato alla figura di Silvio Berlusconi. Le parole del Governatore della Liguria sono chiarissime: "Lanceremo una costituente che possa riunire, in un'unica casa, chi è di Forza Italia e vorrà partecipare, e tutti quei movimenti o personalità che abbiamo perso per strada nell'ultimo anno mentre, da solo, gridavo al vento che così ci saremmo schiantati. La faremo a Roma o a Milano entro la prima settimana di luglio, per fondare un nuovo movimento con primarie aperte e democrazia interna".
L'obiettivo è quello di svuotare al massimo partito dell'ex Cavaliere, non tanto di deputati e senatori quasi tutti fedelissimi, ma soprattutto di amministratori locali, sindaci e consiglieri comunali e regionale. Un movimento quello che di Toti che serve per far voce a chi in Forza Italia non vuole condannarsi a quello che appare sempre di più come un lento declino. Toti non ha mai voluto entrare direttamente in Fratelli d'Italia per fare il colonnello della Meloni, ma ha sempre partecipato alle kermesse di Fdi da Atreju alla recente conferenza programmatica sull'Europa al Lingotto di Torino. Il progetto è strettamente legato alla tenuta del governo Conte e il piano è quello di essere pronti per le elezioni politiche nel caso in cui le tensioni tra il Carroccio e il Movimento 5 Stelle facessero precipitare la situazione.
Le elezioni europee della scorsa settimana dimostrano che ad oggi Lega e Fratelli d'Italia superano di poco il 40% (tre punti in più di quanto aveva raccolto l'intero Centrodestra nel 2018) e stando all'attuale legge elettorale mancano due o tre punti per assicurarsi la maggioranza assoluta in Parlamento. Ed ecco il progetto Meloni-Toti: lanciare, nel caso di caduta di Conte, un rassemblement sovranista e conservatore che unisca Fratelli d'Italia e il nascente movimento del Governatore della Liguria per dar vita ad una alleanza con Matteo Salvini alle Politiche in grado di vincere le elezioni e avere i numeri per governare senza Berlusconi e quel che resta di Forza Italia. Alcune stime realizzate nelle scorse settimane parlano di un potenziale 10-12% per un soggetto politico Meloni-Toti che prenderebbe ulteriori voti dagli azzurri dell'ex Cav, oltre che dall'astensione, ma senza far concorrenza alla Lega.
Se queste previsioni venissero confermate nelle urne, l'alleanza sovranista arriverebbe intorno al 45% ottenendo, grazie al gioco dei collegi elettorali, la maggioranza assoluta sia alla Camera sia al Senato. A dire il vero il piano sarebbe già potuto scattare nei mesi scorsi ma poi sia la Meloni sia Toti hanno frenato perché ci sarebbe stato troppo poco tempo per far conoscere agli elettori il nuovo simbolo che si sarebbe dovuto presentare il 26 maggio. Ora si parte, pronti per le eventuali elezioni anticipate a settembre o nella primavera del 2020. In questo modo Salvini sa che avrà un'alternativa a Luigi Di Maio e ai 5 Stelle senza dover tornare ad Arcore come faceva Umberto Bossi. E la probabile nomina di Guido Crosetto a membro della Commissione europea si inquadra proprio in questo progetto. Il ministro dell'Interno, per ora, conferma l'alleanza con il M5S ma apre a destra e si tiene pronto in caso di voto.
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