Meloni su Draghi: "E' in continuità con Conte, governi chi vince le elezioni"
La leader di FDI non nasconde le proprie ambizioni: "Il centrodestra sia unito, ma il Premier sia indicato dal partito più votato"
“Vedo ancora un’enorme continuità con il governo precedente” e “lo dico per quelli che credono in unità nazionale: l'unità si trova a metà strada. Non è che se qualcuno dice qualcosa non è leale. I governi fatti così non funzionano. La tesi di FdI ‘fate lavorare quelli che vincono’ si dimostra giusta”, così Giorgia Meloni ha duramente criticato il governo, nel corso della rubrica "Start" su SkyTg 24.
A proposito delle sue ormai chiare ambizioni, Meloni ha aggiunto: “Ci sono sondaggi che danno Fdi sopra Pd e 5s, questo mi interessa: i due principali partiti sono di centrodestra. Mi interessa lavorare tutti insieme”. Al governo serve poter fare “cose coraggiose, una maggioranza forte e regole chiare. Non ha senso lavorare uno contro l’altro. Noi stiamo insieme perché abbiamo” con Lega e FI "visioni del mondo compatibili. Chi deve fare il presidente consiglio? La regola c’è sempre stata: la persona indicata dal partito più votato”, ha detto Meloni.
Giorgia Meloni ha commentato anche l'ipotesi di Mario Draghi nel ruolo di Presidente della Repubblica: “Il Quirinale? E’ troppo presto per dire come la penso su Mario Draghi. Ancora non ho gli elementi per valutare compiutamente. Non so neanche se Mario Draghi sia interessato al Quirinale. Nomi ne ho ma chiaramente non li dirò qui un anno prima”.
Secondo la leader di FDI, il blocco dei licenziamenti “è un falso problema. Le imprese hanno difficoltà a sopravvivere, non c’è blocco di licenziamenti che tenga. Il blocco non impedisce l'ecatombe occupazionale verso cui rischiamo di andare. Il punto è impedire che chiuda quel 40% di imprese stimato”.
“Se non ci concentriamo sul fatto che le imprese hanno un'enorme difficoltà a sopravvivere non ci sarà blocco che tenga. La priorità di FdI, sia con Conte sia con Draghi, è stato chiedere la continuità per le aziende”. Senza questo presupposto, secondo Meloni, ”non si impedirà l’ecatombe occupazionale”.
Rispetto alle candidature nei Comuni ha detto: “non siamo per niente in ritardo. Si voterà a metà ottobre. La magistrata Matone per Roma? Ci sono diversi profili su tavolo. Ci sono grandi città pessimamente governate a cui servono risposte serie e efficaci. Leggo oggi di Matone, avete sentito del professor Michetti, vanno vagliati con serenità con l’obiettivo da parte di tutti di vincere. Garantisco che metteremo in campo candidati assolutamente competitivi. Siamo temibili e temuti e fanno bene gli altri a temerci”.
La leader di Fratelli d'Italia ha commentato anche gli sviluppi della sciagura della funivia di Stresa, dai quali pare emergere la scelta volontaria di rimuovere il freno: “Se fosse confermata sarebbe una cosa di una gravità inaudita: 14 vite spezzate, un bimbo di 5 anni che si ritrova quasi con nessuno al mondo. Credo ciascuno di noi abbia sofferto per un'altra tragedia che, in un momento già difficile, dà un immagine dell'Italia preoccupante anche agli occhi dei turisti. Se la Procura si è mossa così avrà le sue ragioni. Se è stata una scelta volontaria credo che la giustizia debba essere implacabile”.
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