Meno male che fra poco andremo a votare
Di Paolo Diodati
Monti pensiero. Su Bersani: "Lui premier? Va testato. Non credo che la Merkel lo voglia al governo". Sul Quirinale: "Per il Quirinale punto sul Napolitano-bis". Su Berlusconi: "Se gli italiani votano Berlusconi il problema sono loro, non lui."
Tre affermazioni una più infelice dell'altra. Per fortuna del nuovo Uomo della Provvidenza (ci ha salvati dal baratro…) si voterà tra pochi giorni. Altrimenti, continuando con i nuovi toni da combattente, scenderebbe al di sotto dello 0,4 di Fini, che finì per fini non fini.
La prima affermazione è grave in modo devastante. Spero che sia uno scherzo del solito Berlusconi che gli ha fatto mettere in bocca un giudizio suicida.
La seconda, da vero adulatore oleoso, dimostra quanto tenga poco in considerazione dichiarazioni ed età di Napolitano e quanto speri di continuare ad avere il suo appoggio. La terza, oltre ad essere inutilmente oltraggiosa per chi ha intenzione di votare la coalizione di Berlusconi, è anche logicamente errata. Avrebbe dovuto dire "se gli italiani votano Berlusconi il problema, oltre a Berlusconi, sono anche gli italiani".
Voterò, nonostante tutto, Giannino, con la speranza che subito dopo svanisca nel dimenticatoio. All'insediamento del governo Monti ero tentato a votarlo. Ora, riflettendo anche sui suoi alleati, che peggio non poteva sceglierli e sul suo nuovo stile, dico "Se gli italiani votano Monti e Grillo, il problema sono Monti, Grillo e gli italiani".