Politica
Meloni al question time: "Migranti? L'opposizione calunnia. E sul Mes..."

La premier Meloni risponde al question time per la prima volta da quando ha assunto l'incarico
Meloni, stop diesel e benzina? "Devastante per il sistema produttivo"
"L'Italia condivide gli obiettivi della transizione verde e quella digitale ma la stessa parola transizione presuppone un percorso graduale, non si può assecondare un processo che sull'altare della decarbonizzazione ci conduce dritti alla deindustrializzazione". Così la premier tornando sul tema dello stop ai motori diesel e benzina dal 2035.
"Noi abbiamo intrapreso il percorso della neutralità tecnologica", premette la premier rispondendo al question time. E riguardo alla politica Ue sull'automotive osserva: "Si rischia di delocalizzare la produzione automobilistica in Paesi extra Ue. Ci sono alternative per coniugare sviluppo e sostenibilità", dice la premier, "occorre l'uscita dai carburanti inquinanti" senza punire "gli interessi dell'Italia dei lavoratori".
"Si è aperto" in Europa un dibattito grazie all'Italia, "la presidenza svedese ha rinviato il dibattito" sull'automotive, "noi siamo soddisfatti". "Non si può devastare il nostro sistema produttivo e creare altri disoccupati", osserva Meloni.
Superbonus, Meloni: "Proliferazione di un mercato opaco di circolazione dei crediti fiscali"
"La norma che nasceva da un presupposto condivisibile ha prodotto conseguenze sulle quali il governo lavora da mesi". Così la premier Giorgia Meloni parlando del Subperbonus. "La norma ha consentito la proliferazione di un mercato opaco di circolazione dei crediti fiscali a tutto vantaggio delle imprese ma dei vari intermediari finanziari intervenuti a raccogliere questi crediti", ha detto la premier, "occorre intervenire sul riassorbimento sui crediti fiscali" ma "stando attenti che ci possa essere un'occasione" di lucro per rendite di posizione". "Siamo pronti a correggere gli squilibri", ha detto ancora la presidente del Consiglio.
Naufragio Cutro, le richieste dei superstiti alla premier Meloni
Proseguire le ricerche dei dispersi, agevolare il ricongiungimento dei superstiti con le famiglie anche all'estero e creare, con l'Europa, dei corridoi umanitari per soccorrere le persone nei Paesi come l'Afghanistan dove e condizioni di vita non sono sicure. Sono alcune delle richieste che i sopravvissuti ed i familiari delle vittime del naufragio di Cutro porteranno all'attenzione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni nell'incontro previsto per le 10 di domani a Palazzo Chigi.
Una trentina partiranno domattina dall'aeroporto di Crotone con un volo di Stato. Il numero non è ancora certo in quanto nella chat creata tra i parenti delle vittime ci sono anche richieste di partecipazione di famiglie che sono tornate in Germania o in altre regioni d'Italia. Della delegazione che incontrerà il presidente Giorgia Meloni, da quanto rivelano gli stessi familiari, potranno parlare solo due persone per pochi minuti.
Per questo il gruppo che ha accolto l'invito del presidente del Consiglio sta cercando di presentarsi con una linea comune all'incontro e non è escluso che verrà consegnato alla premier un documento con le richieste per iscritto. “Ognuno di noi vorrebbe raccontare il suo dolore per quanto accaduto - dice Mohammad Haroon Faizi un ragazzo afghano giunto in Italia nel 2016 che nella tragedia ha perso la suocera ed il cognato – noi chiediamo soprattutto di continuare a cercare chi è ancora disperso e di realizzare dei corridoi umanitari per salvare chi è perseguitato. In questo modo nessuno più dovrebbe scappare imbarcandosi in pericolosi viaggi via mare”.