Politica
Migranti, Sea Watch fa ricorso a Strasburgo. L'Ue: "La priorità è lo sbarco"
Migranti, Sea Watch: Salvini, sì sbarco solo se in Olanda o Germania
Migranti, Ue: "Stati ci hanno chiesto coordinamento; priorità è lo sbarco"
Sui migranti della Sea Watch 3 "ci e' stato chiesto di svolgere un ruolo di coordinatore attivo come abbiamo fatto in diversi casi simili in passato, per facilitare lo sbarco delle persone a bordo. Per la Commissione la priorita' rimane la sicurezza di queste persone a bordo e la priorita' per noi tutti dovrebbe essere di facilitare lo sbarco il piu' presto possibile". Lo ha detto una portavoce della stessa Commissione europea, Natasha Bertaud, annunciando che l'esecutivo comunitario sta "prendendo contatto con diversi Stati membri a questo fine".
MIGRANTI: UE, CONTATTI CON PAESI MEMBRI SU CASO SEA WATCH
"La Commissione è in contatto con diversi stati membri dell'Unione per risolvere la situazione. La priorità è la sicurezza delle persone a bordo, la priorità per tutti noi dovrebbe essere lo sbarco, il più presto possibile". Natasha Bertaud, portavoce della Commissione Europea, nel briefing odierno risponde così ad una domanda sulla vicenda della Sea Watch 3. "Confermo che la commissione sta monitorando gli eventi, le è stato chiesto di svolgere un ruolo attivo di coordinamento. E' quello che stiamo facendo e che abbiamo fatto in passato per facilitare lo sbarco delle persone a bordo della Sea Watch 3", aggiunge. "La commissione -ricorda la portavoce- è fermamente convinta che sia urgentemente necessaria una serie di soluzioni predisposte per avere uno sbarco più veloce in prossimi casi".
Migranti, Sea Watch alla Corte di Strasburgo: "L'Italia viola i diritti"
L'ong tedesca Sea Watch ha deciso di rivolgersi alla Corte Europea dei diritti umani (CEDU) perche' valuti se "il governo italiano, impedendo lo sbarco (dei migranti a bordo della nave della ong, Sea Watch 3) stia violando i diritti fondamentali delle persone soccorse". Lo rende noto la stessa ong con un lungo comunicato diffuso su Twitter.
Sea Wacht, i Pm: "Decisione sbarco non tocca a me ma pronto a salire"
"La decisione dello sbarco non spetta a me. Io posso solo verificare se ci sono le condizioni igenico-sanitarie di assoluta carenza che possano determinare l'inidoneita' della nave alla navigazione o a consentire l'ulteriore permanenza a bordo delle persone". Lo ha detto il capo della procura di Siracusa, Fabio Scavone, in merito alla vicenda della Sea Watch. "Ogni giorno si valuta: se la prefettura dichiara - aggiunge - che ha ottemperato a tutte le richieste del comando nave portando viveri e indumenti e fornendo assistenza sanitaria, ne prendo atto. Successivamente, potrei chiedere alle autorita' se vi sono ragioni igienico-sanitarie ostative alla permanenza delle 69 persone bordo della Sea Watch 3. So che la sanita' marittima ogni giorno va a monitorare la situazione". In merito alla vicenda dei minori Scavone ha ribadito che "sono valutazioni che spettano alla procura dei minori di Catania. Al massimo intervengo dopo per valutare se e come sono state rispettate queste procedure". Infine, "se dovesse esserci l'esigenza di salire a bordo come procura e' una ipotesi che prenderemo in considerazione".
Migranti, Sea Watch: Salvini, sì sbarco solo se in Olanda o Germania
"Sbarco degli immigrati? Solo se prenderanno la via dell'Olanda che ha assegnato la bandiera alla Sea Watch o della Germania paese della ong: in Italia abbiamo già accolto e speso anche troppo". E' quanto afferma il ministro dell'Interno Matteo Salvini, a proposito della nave con 47 migranti a bordo, ferma al largo di Siracusa.
Sea Watch: Mediterranea, "Torneremo in mare molto presto"
"Questi giorni drammatici rendono urgente la presenza di una nave italiana nel Mediterraneo, dove si puo' fare la differenza tra la vita e la morte, tra l'umanita' e l'indifferenza. Vogliamo tornare in mare il prima possibile". Cosi' Mediterranea Saving Humans, nelle scorse settimane impegnati in azioni di denuncia e salvataggi con la nave "Mare Jonio".