Nasce "Io cambio", movimento anti-ue in corsa alle eurepee
"Un ricorso alla Corte di giustizia europea contro i danni provocati ai cittadini italiani dall'Europa dei tecnocrati, dai suoi Trattati, che fanno acqua da tutte le parti, e dalla sciagura della moneta unica, da estendere agli altri Paesi Ue in crisi".
Questa sarà la prima azione del movimento anti-europeista "Io cambio", che sarà presentato mercoledì 18 dicembre alle 11.00 alla Sala Capranichetta di Piazza Montecitorio, dall'eurodeputato toscano Claudio Morganti, oggi nel gruppo euroscettico Efd a Strasburgo, e dal segretario e dal presidente del movimento, l'avvocato Agostino Dantuoni e Angelo Alessandri. Hanno confermato, inoltre, la loro presenza il Prof. Giuseppe Guarino, ex ministro delle Finanze, e Antonio Pappalardo, l'ex generale dei carabinieri che si è schierato dalla parte dei Forconi.
"Mercoledì -dichiara l'eurodeputato Claudio Morganti- sarà una giornata importante per tutti i cittadini, in particolare per le categorie svantaggiate che non sono sufficientemente tutelate dall'Europa. Oltre a presentare un ricorso ai giudici di Lussemburgo, per i danni che i nostri cittadini stanno subendo a causa del rigore degli euro-burocrati, -ha sottolineato l'eurodeputato toscano- raccoglieremo davanti al Parlamento le istanze della nostra gente, a partire da quelle dei malati e delle Associazioni pro-Stamina, che ho già avuto modo di incontrare più volte a Roma e di cui ho chiesto che si rispettino i diritti anche in sede europea".
"IO CAMBIO" -ha aggiunto Morganti- è per un'Europa realmente democratica, che faccia gli interessi dei suoi popoli e delle sue piccole e medie imprese, oggi al collasso, piuttosto che quelli delle banche e dell'alta finanza, i primi nemici da debellare".
«Ormai -ha proseguito- è sotto gli occhi di tutti il collegamento tra la recessione di alcuni Stati membri e l'applicazione del Fiscal Compact imposto dall'Europa. Come sostiene anche il Prof. Guarino, il vincolo del pareggio di bilancio è in netto contrasto con i parametri di Maastricht, mai aboliti, nemmeno dopo Lisbona, che invece delimitano il rapporto indebitamento/Pil al 3% e potrebbero essere modificati solo a norma dell'articolo 48 del Trattato sull'Unione Europea».
"Solo il ritorno ai nazionalismi e al populismo -ha concluso Morganti- potrà risollevarci da questa crisi globale. "IO CAMBIO" correrà per le europee, per dare voce alle richieste di chi, fino ad oggi, è stato ignorato o messo ai margini di un'Europa che finge di ascoltarci ma alla fine fa sempre gli interessi del Nord, dei grandi e non dei piccoli, di chi ha il potere di difendersi e non di chi, al contrario, non ne possiede gli strumenti".