No al presidenzialismo
La crisi del sistema Italia si fa sempre più assillante. Alla classe politica spetta il compito di far ripartire un Paese in declino. Occorrono idee ed interventi che rompano gli schemi desueti che finora hanno governato il Paese. Ogni azione sinora applicata ha prodotto scompensi più che spinte al rilancio del sistema Italia.
Occorre ripartire dai costi della politica in cui il finanziamento ai partiti non è che la punta di un iceberg. Questo intervento è doveroso, ripara il vulnus verso i cittadini prodotto dal referendum abrogativo, di tanti anni fa, è mediaticamente visibile ma molto superficiale. I veri risparmi su questi costi si possono avere con un drastico intervento riformatore sulle pieghe del nostro sistema istituzionale dove allignano troppe rendite parassitarie.
E' molto strano che in questi giorni per avviare la riforma sistemica si sia partiti dell'unico organo che in questi anni ha funzionato e tuttora funziona: la Presidenza della Repubblica. Scalfaro, Ciampi, Napolitano, per non citare che gli ultimi presidenti, sono stati un sicuro orientamento per i devastati e qualche volta devastanti governi Repubblicani. Oggi si vuole archiviare questa istituzione super partes e sostituirla con un organismo prettamente politico, e questa istanza proviene proprio da quegli ambienti che più di altri hanno determinato lo sfascio delle nostre istituzioni.
Oggi occorre recuperare credibilità e risorse riformando tutto il sistema, ma secondo un detto popolare non bisogna buttare con l'acqua sporca anche il bambino.
Arturo Bodini