Ostruzionismo M5S, tensione alla Camera con Scelta Civica. GUARDA IL VIDEO
Alla Camera è salita la tensione per l'ostruzionismo del M5S durante la discussione sul ddl emergenze. Da tutti i deputati interventi di un minuto, quando Alessandro Di Battista ha ricordato i processi prescritti a Berlusconi dagli altri banchi si sono elevate proteste sempre più vibranti, finché il grillino Angelo Tofalo, prendendo la parola, ha denunciato: "Angelo Cera (Scelta Civica) ha detto 'ti do un pugno che ti ammazzo'. E' inaccettabile. O va cacciato o non so qui che succede". Carlo Sibilia: "L'onorevole Cera ha detto a me 'mezzo coglione' e ad Alessandro Di Battista 'coglione intero'". Daniele Martinelli, uno dei responsabili della comunicazione M5S: "Pubblicheremo un video dell'accaduto".
Cera, interpellato in transatlantico, ha ammesso e precisato: "Quello alto e grosso con la giacca bianca (dovrebbe trattarsi di Stefano Vignaroli, ndr) si è avvicinato minaccioso verso Cesa per un precedente intervento, ha inteso male qualche parola pronunciata da Cesa. Io gli ho detto 'mo' se non te ne vai t'appizzo un pugno che t'ammazzo".
La presidenza della Camera, con Marina Sereni, ha fatto mettere a verbale ("Finirà tutto nel resoconto") e ha chiuso in anticipo la discussione. Di fronte all'ostruzionismo del Movimento Cinque Stelle, alla Camera è possibile che questa sera ci sia una seduta notturna dell'Aula sul ddl emergenze. Secondo quanto si apprende, il Pd, nei colloqui informali con il governo, avrebbe chiesto che sul provvedimento non venga messa la fiducia. E d'altra parte il governo avrebbe ribadito il proprio orientamento a utilizzare 'con parsimonia' questo strumento.
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle della Camera diffonde una nota in cui difende una strategia che "non è ostruzionismo, è democrazia" per denunciare "una vicenda scandalosa": il fatto che "tutti gli emendamenti del M5S" al ddl emergenze "sono stati bocciati o dichiarati inammissibili, con la motivazione che non c'è tempo. Così la Camera è diventata sede di mera ratifica dei provvedimenti del Governo. Ci chiediamo quindi a cosa serva la Camera dei Deputati". "E' inutile parlare di riforme istituzionali, perché è già in atto, nella prassi, una modifica della Costituzione che toglie al Parlamento ogni potere - denuncia la nota -. E ci chiediamo dov'è colui che si è dichiarato il garante della Carta costituzionale? Dov'è colui che ha garantito il rispetto delle opposizioni? Dov'è Napolitano?".