Palazzi & potere
A proposito di pensioni....
Si calcola che siano circa 400.000 i pensionati italiani che vivono all'estero e, negli ultimi 5 anni sono stati 16420 i nostri connazionali che hanno traferito la propria residenza in un altro Paese.
Il 71% degli italiani si è trasferito in Paesi europei, il 10 % in America settentrionale e il 6% in America meridionale, ma l'incremento maggiore nel 2014 si è registrato per l'Oceania + 257% e per l'Africa + 164%. Nei Paesi che hanno stipulato una convenzione con l' Italia , in materia fiscale, le pensioni vengono erogate al lordo e, per evitare una doppia tassazione, le ritenute vengono applicate solo nel Paese di residenza. Tutto questo determina per lo Stato italiano il pagamento di un assegno pensionistico di oltre 1 miliardo annuo. Vivendo fuori dai confini viene da se che questa enorme cifra venga spesa dai propri beneficiari nei Paesi dove essi vivono e risiedono, determinando un questi Paesi stranieri un incremento dei consumi, di sviluppo e di investimenti. Gli italiani sanno benissimo che i soldi dei nonni servono a pagare le tasse universitarie dei nipoti, la macchina, i libri, le mense scolastiche e in molti paesi rurali la pensione dei genitori serve per la sopravvivenza degli stessi figli. Un Paese serio e con un programma di governo, serio, e a lunga gittata, dovrebbe lavorare e applicare norme per capovolgere questa increscente situazione, agendo con due piccole mosse.
- Portare la tassazione sulle pensioni al minimo , al fine di trattenere il pensionato in Italia.
- Non tassare i pensionati stranieri che vengono in Italia e, che decidono di trascorrere la loro vita pensionistica nel Bel Paese, ( per loro basterebbe applicare una tassa di soggiorno, fissa).
Accanto a queste misure si dovrebbe affiancare un progetto Nazionale e Regionale, dove questi enti dovrebbero applicare ognuno per le proprie competenze, una tariffa di tassazione agevolata per tutte le strutture recettive che da Rosolina ( RO) a Capaci ( PA), rimangono aperte nei periodi cosi detti " morti" dell'anno, durante il quale queste vengono chiuse o letteralmente abbandonate.
E' un progetto semplice ma ambizioso che porterebbe a due condizioni.
- Far rimanere i pensionati italiani nel proprio Paese, incrementando i consumi, gli investimenti e lo sviluppo.
- Incrementare l'affluenza di turisti- pensionati nei nostri alberghi, case vacanze e altre strutture recettive.
Migliaia di turisti stranieri che con le loro presenze determinerebbero un incremento della spesa giornaliera locale e nazionale, determinando, in parte, l'uscita dalla stagnazione economica e determinando un piccolo aumento dell'inflazione, che si alza, solo consumando, e di conseguenza aiutare la nostra economia ad uscire dalla recessione.
Questo non dovrebbe essere un progetto localizzato solo in Salento o nella Riviera Ligure, ma un progetto nazionale.
In questo nostro Paese manca la circolazione di denaro liquido, i consumi da anni sono ad un minimo storico e certamente questo progetto non sarebbe risolutivo, ma aiuterebbe in parte la nostra economia e dartebbe respiro a tanti operatori turistici che durtante il periodo di bassa stagione si vedono costretti , per vivere, a spendere i risparmi dell'estate precedente.
Dario Vassallo