Coronavirus, Diario di guerra: Conte, Papa Francesco, l'Europa...
Coronavirus, Diario di guerra: Conte, Papa Francesco, l'Europa...
Il premier Conte nella domenica più nera per l'Italia dal dopoguerra con 368 morti in un solo giorno e con un decreto legge ancora da fare (e che doveva esser già fatto la settimana scorsa) trova persino il tempo di farsi una lunga chiacchierata con il Corriere della sera per rilasciare una mega intervista. Beato lui che ha ancora tutta questa voglia di parlare. Servono fatti non parole. Tra l'altro da quando è iniziata l'epidemia il Premier al nord non si è mai fatto vedere. Sarebbe stato un bellissimo segnale per la popolazione e si sarebbe reso conto di persona come stanno le cose. Così agisce un leader. Altro che rilasciare interviste....
Ieri, poco dopo le 16, Papa Francesco e' andato prima a Santa Maria Maggiore poi, percorrendo anche un tratto a piedi nella chiesa di San Marcello al Corso, dove si trova il Crocifisso miracoloso che nel 1522 venne portato in processione per i quartieri della citta' perche' finisse la 'Grande Peste' a Roma. È cosa buona e giusta...
Guidare soli in macchina con i guanti e la mascherina "non e' particolarmente giustificato". Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanita' nel corso del bollettino delle 18 sulla diffusione del coronavirus. Ma che vuol dire che non è "particolarmente" giustificato? O lo è o non lo è. O si può fare oppure non si può fare. E poi uno dice che la gente è confusa...
Le regioni accusano il governo di scarso coordinamento, il governo accusa l'Europa di scarso coordinamento....nel frattempo la gente muore e non sa più a che santo votarsi.
Non si può polemizzare? Le polemiche ce le teniamo per la fine dell'emergenza? Si, se continuiamo di questo passo, con quasi trecento morti al giorno, quando sarà finita l'emergenza a polemizzare resteranno in quattro...
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