I senatori "timbrano" per la diaria e se ne vanno - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

I senatori "timbrano" per la diaria e se ne vanno

Sono i furbetti del tesserino. I senatori che lo lasciano inserito sul loro scranno per poi tornare a prenderlo a fine seduta. O che con fare distratto se lo dimenticano. Il loro voto non risulterà ma verranno considerati presenti a tutti gli effetti.

Non subiranno la decurtazione prevista per chi non partecipa almeno al 30% delle votazioni effettuate nell' arco della giornata come stabilisce il regolamento.

Il trucchetto, applicato con metodo e con una certa costanza, contando magari sull' aiutino di qualche collega compiacente, può fruttare 3.503 euro al mese.

La quota della diaria. In aggiunta s' intende all' indennità fissa da senatore.

Per capire fino a che punto si sia diffuso il malcostume, il presidente del Senato Pietro Grasso ha incaricato il questore Antonio De Poli di fare una verifica. I controlli per la verità, scrive claudio marincola sul messaggero, erano già aumentati a inizio della legislatura. Il caso però si è rivelato ben più serio di quanto si pensasse e ora ad occuparsene sarà l' intero collegio dei questori. Un' indagine interna per incrociare i dati tra presenze e votazioni.