A- A+
Palazzi & potere
Il Premio Strega 'Mangia con gli Occhi'

Mangia con gli occhi (Aracne editore) di Carmela Pierri, è il libro di un esordiente di talento che racconta la sua storia, di come ella abbia subito il furto più incredibile e sconcertante, un furto doloroso e impercepibile agli occhi di chi le sta vicino: il furto dei sensi. Tre sensi su cinque le vengono improvvisamente sottratti: olfatto, gusto e tatto scompaiono inopinatamente, e una mattina il caffè è una brodaglia insapore capace solo di scottare lingua, le mani non sono più in grado di percepire la pelle dell’uomo amato, i profumi svaniscono dall’orizzonte. L’esordio del libro è fulminante e porta in lettore al centro di un dramma che ancora non si manifesta come tale, travolgendolo con la protagonista nel gorgo assurdo di una patologia dai contorni sfumati ma sempre più decisi via via che il racconto prosegue.

Una donna giovane e bella, abituata alla socialità conviviale, diventa improvvisamente insensibile ai sapori e agli odori. I medici danno un nome alla sua patologia: “anosmia” e “ageusia”, ma non una cura; per quanto sia una disabilità grave non ci sono protocolli per fronteggiarla, né supporti per gestirla, ma soprattutto è quasi impossibile comunicare agli altri la portata della sottrazione di cui è vittima chi ne sia affetto. Come spiegare ai normodotati il disgusto di masticare un bolo gommoso e insapore che per tutti è una gustosa bistecca, o la sensazione di orribile appiccicaticcio alla lingua e al palato che procura un boccone di squisita pasta alla carbonara se non c’è il sapore a solleticare le papille gustative?

Se una disabilità non si può spiegare è difficile anche trovare chi possa aiutarti a gestirla. Carmela Pierri può contare solo su se stessa e sull’uomo che la ama, ma prima di tutto sulla propria voglia di non piegarsi rinunciando.

Ella ha un privilegio, o forse un dono, come lo definisce nel sottotitolo del libro, è sensibile alla bellezza. Se gli odori e i sapori sono scomparsi non resta che far passare attraverso gli occhi ciò che prima era delegato al naso e alla lingua. Ella comincia così un’opera di rieducazione della vista a riconoscere quel che gli altri organi non sanno più discernere, i suoi occhi diventano metaforicamente più grandi, esercitano la loro sensibilità alle armonie cromatiche, ai cibi e alle bevande, suppliscono all’assenza degli odori con la sublimazione delle forme.

Con un percorso difficile, doloroso, non privo di inciampi, di equivoci e incomprensioni Carmela Pierri verifica la verità di quanto scriveva Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo”, riuscendo a salvare il “suo” mondo, la propria esistenza dal grigiore della sottrazione dei sensi.

Mangia con gli occhi, potrebbe essere uno dei tanti libri dedicati al superamento coraggioso di una disabilità, tutti interessanti nella misura in cui raccontano la storia di una vittoria sul dolore, se non fosse sostenuto da una scrittura forte, ricca, mai tentata dalla facile sollecitazione della pietas del lettore; ma piuttosto intenzionata a trovare il linguaggio capace di comunicare quel che è impossibile, per chi sia dotato di gusto e olfatto, da immaginare con tentativi empirici (si può simulare il buio opprimente della cecità chiudendo gli occhi e la devastante impotenza del mutismo smettendo di parlare, ma come sperimentare cosa significa non percepire un sapore?).

Mangia con gli occhi modula, con una scrittura di estrema efficacia, gli altrimenti insondabili abissi di una vita senza odori e sapori, e al tempo stesso vivifica il dettato depositando nel testo la vita quotidiana nella quale ogni lettore può riconoscere il profilo.

Un libro giusto per concorrere al premio Strega, Mangia con gli occhi infatti è fra i 27 libri sottoposti al primo giudizio del comitato direttivo del concorso che deve selezionarne 12, e il libro della Pierri avrebbe tutte le qualità per essere ammesso alla vera gara e sottoporsi al giudizio di 400 amici della domenica che non stenteranno a riconoscere in queste pagine originalità nella narrazione del tema della disabilità, lo stile asciutto e incisivo, l’impegno esortativo al valore salvifico della bellezza al netto di ogni retorica.

Simonetta Bartolini

Tags:
premio stregamangia con gli occhicarmela pierri





in evidenza
Atleta iraniano di MMA prende a calci una ragazza che non indossa il velo

Foto e video

Atleta iraniano di MMA prende a calci una ragazza che non indossa il velo


in vetrina
Affari in Rete

Affari in Rete


motori
Dacia rivoluziona il nuovo Duster, più tecnologico e sostenibile

Dacia rivoluziona il nuovo Duster, più tecnologico e sostenibile

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.