Palazzi & potere
Il tesoro del petrolio libico: l'Eni difende i suoi contratti

L'attivismo di Descalzi: dopo Serraj missione al Cairo per incontrare Al Sisi: L'Italia controlla quasi tutti gli impianti ma i gruppi stranieri vorrebbero...
Non è affatto un caso se all' indomani del faccia a faccia in Libia con il capo del Consiglio di presidenza del governo libico di unità nazionale, Fayez al-Sarray, Claudio Descalzi ieri fosse in Egitto per un bilaterale con il primo ministro Sherif Ismail al Cairo. Eni ha di fatto le chiavi di quasi tutti i campi funzionanti in Libia, la maggior parte off shore al largo di Tripoli (gran parte delle strutture del paese nel deserto e controllate da altri gruppi sono ferme), produce il gas che tiene acceso il paese libico e vuole continuare a farlo, scrive il Messaggerio.
Quanto all' Egitto, anche in questo caso è stato il gas al centro dei discorsi al Cairo. I lavori per il giacimento offshore di Zohr. il più grande del Mediterraneo, sono all' 80% in poco meno di due anni, un record per l' industria. Con un potenziale di 850 miliardi di metri cubi di gas in posto, Zohr non solo sarà in grado di soddisfare la quasi totalità della domanda interna di gas naturale per i prossimi decenni a venire, ma potrà anche creare le condizioni per consentire all' Egitto di tornare a essere un esportatore netto di energia. Non è poco da ricordare al Cairo per Descalzi.