L' Inps: "Ispezionate l' Espresso". La patata bollente di Tito Boeri
Organici aziendali gonfiati pochi mesi prima della dichiarazione dello stato di crisi per attingere a piene mani alla cassa integrazione guadagni, attivare contratti di solidarietà e usufruire dei pensionamenti anticipati e dirigenti demansionati a poligrafici per poter accedere al prepensionamento. Accuse anonime tutte da verificare scrive il Fatto, se non fosse che a prenderle molto sul serio in una comunicazione al ministro del Lavoro, è il direttore generale dell' Inps, Massimo Cioffi.
Le aziende per le quali l' Inps chiede ispezioni e verifiche, sono società di primo piano, l' Editoriale l' Espresso e la consociata Manzoni Spa.
Ma l' affare diventa ancora più delicato se poi l' attuale presidente dell' ente di previdenza, Tito Boeri, è anche direttore scientifico in aspettativa della fondazione della famiglia De Benedetti, proprietaria del gruppo imprenditoriale da ispezionare, e prima dell' incarico era editorialista di Repubblica. "Segnalazioni su irregolarità inerenti a Cigs autorizzata a società Manzoni Spa" è l' oggetto della lettera ufficiale che Cioffi sta per inviare al ministero del Lavoro.
Il dirigente rileva che sono giunte all' istituto "dettagliate segnalazioni" che riguardano la condotta del gruppo editoriale.