Se Giuseppe Conte intende sfruttare la presenza di Ursula Von der Leyen e altri vip internazionali agli Stati generali per fare auto-promozione sbaglia di grosso.La partecipazione del presidente della Commissione Ue in videoconferenza alla kermesse di Villa Doria Pamphili è, scrive Sorgi, "un atto di cortesia" per Sergio Mattarella e per l'Italia, non certo per il presidente del Consiglio. Lo scrive Repubblica.
"Fino a che punto l'Unione si fida della maggioranza che governa a Roma?". "L'Italia resta sotto perenne osservazione: è pur sempre il Paese in cui la maggioranza dei seggi parlamentari appartiene ai Cinque Stelle, movimento nato come anti-politico e con un personale nel complesso assai inesperto". Quindi il pinto cruciale: l'intervento di Ursula "non significa che voglia avallare la cavalcata solitaria di Conte verso ulteriori traguardi istituzionali. Né che l'Unione intende mobilitarsi in difesa dell'attuale premier, se qualcuno a Roma prendesse l'iniziativa di cambiare gli equilibri".
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