Palazzi & potere
Lega, Papa Francesco e il durissimo "niet" a Matteo Salvini: il retroscena

Lega, ecco cosa fa irritare Papa Francesco quando sente parlare di Salvini
La Chiesa in questi giorni, spiega Dagospia in un dettagliatissimo retroscena, ha mandato un messaggio chiaro: si sta col Papa o con Matteo Salvini. Tertium non datur. E c'è chi lo ha capito: Antonio Tajani, presidente dell'Europarlamento, che ha bisogno delle preferenze a Roma e nel Lazio per essere rieletto e pesca tradizionalmente nelle parrocchie, ha ritirato la disponibilità a intervenire, che pure inizialmente aveva assicurato agli organizzatori di Verona, tanto da finire sui volantini.
Anche Salvini, continua Dagospia, ha bisogno dei voti cattolici ma vuole prenderli a modo suo: Salvini è certo di poter fare a meno del Papa, del Vaticano e della Cei per fare il pieno di voti cattolici il 26 maggio alle europee? No affatto perché di quei voti ne ha bisogno: tra i sette milioni di praticanti che vanno a messa tutte le domeniche, il 4 marzo la Lega era solamente il quarto partito. Verona serve, nei suo piani, a diventare il primo. L'ostilità vaticana però è un ostacolo difficile da superare e di certo è un ostacolo che non è stato rimosso.