M5s, dopo la disfatta la comunicazione finisce nel mirino: il retroscena
M5s, la "comunicazione" grillina finisce sul banco degli imputati
Dopo la debacle elettorale in Abruzzo tra i 5 Stelle se non è tutti contro tutti poco ci manca. Di sicuro il Movimento sembra aver perso la bussola, spiegano fonti di governo pentastellate. "Bisogna immediatamente correggere il tiro altrimenti rischiamo il tracollo definitivo alle prossime europee". Al momento però, rivela Dagospia in un informatissimo retroscena, nessuno sembra voler mettere in discussione il governo del Cambiamento, almeno stando a quanto facevano trapelare stamattina riservatamente dall'ufficio stampa di Palazzo Chigi.
Certo è che bisognerà rivedere molte cose e sul banco degli imputati in queste ore finisce anche la comunicazione, quella comunicazione che è sempre stata l'asse portante (e spesso vincente) del Movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. "I provvedimenti del governo non vengono spiegati bene, la gente non capisce cosa facciamo veramente. E quando li spieghiamo abbiamo un approccio troppo hollywoodiano che stona totalmente con il sentiment del Paese; basti pensare alla presentazione del Reddito di cittadinanza. E poi comunichiamo troppo, troppe cose che creano solo confusione, peraltro in maniera poco efficace soprattutto se paragonata alla comunicazione del "cannibale" Salvini che comunica poche cose ma molto bene". Insomma, spiega Dagospia, la comunicazione da punto di forza è diventata il punto di debolezza del Movimento.
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