Palazzi & potere
Magistrati e intercettazioni, vertice dal ministero Orlando
«Procure ostaggio dei privati»
«Siamo ostaggi dei fornitori privati». Così i capi delle Procure durante una riunione al ministero della Giustizia sulle intercettazioni. Inizia come riunione al ministero della Giustizia di tutti i capi delle Procure distrettuali convocati dal capo di gabinetto del ministro Orlando sulla sicurezza delle intercettazioni, e finisce quasi come seduta di autocoscienza collettiva attorno a quella che ad esempio il procuratore di Roma definisce «prassi non corretta e pericolosa da superare con urgenza»: la scoperta che «le ditte private», fornitrici dei server attraverso i quali nelle Procure vengono svolte le intercettazioni, «possono accedere da remoto, automaticamente e senza autorizzazione, a tutte le intercettazioni affidate alle medesime ditte, conservando sia i dati di traffico sia le registrazioni, e così di fatto realizzando una sorta di server parallelo» scrive il corriere della sera.