Mai visto uno con così tanti nemici come Renzi: firmato Fiorello - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Mai visto uno con così tanti nemici come Renzi: firmato Fiorello

"Mai visto uno con così tanti nemici come Renzi. Renzi - dice Fiorello - pure quelli del suo partito ha contro. Neanche Berlusconi aveva cosi’ tanti nemici. Berlusconi aveva i ’suoi’ e poi nemici. Renzi non ha nemmeno i ’suoi’. Così Fiorello.
Ora Analyticus: la verità è che il paese è spaventato da Renzi, dai suoi continui scossoni. È in atto una vera e propria crisi di rigetto nei confronti del "renzismo" come teoria, prassi e retorica del potere; troppi annunci, troppe promesse, troppe rivoluzioni (presunte) fatte o da fare. Questa litania dai toni peraltro perennemente troppo alti ed esagerati si rivela un continuo elettroshock per un paese già stanco, sfibrato, un paese che chiede solamente di essere governato con tranquillità, onestà e senza continui scossoni. La gente è stanca di rivoluzioni (liberali) e di rottamazioni che tanto sa benissimo non si avvereranno mai. Gli italiani, stanchi, senza soldi e pieni di problemi tutto vogliono tranne che essere continuamente eccitati e sovraeccitati sulla base di chissà quali "magnifiche sorti e progressive" che qualcuno ai giorni nostri con intuitivo marketing politico ha chiamato rottamazione ma alla quale non crede più nessuno (probabilmente nemmeno il suo ideatore). Sbagliatissimo poi, porsi come il messia (i problemi dell'Italia sono "sempre" in via di soluzione, "lui" ha la verità in tasca: la colpa è di tutti quelli che lo hanno preceduto anche se pure lui in passato e per molti anni ha ricoperto importanti ruoli politici come un qualsiasi altro professionista della politica in Italia) e ancora più sbagliato proporre continui elettroshock politico/comunicativi che anziché aiutare il paese rischiano di dargli il colpo di grazia. Meglio sarebbe per il paese che Renzi abbassasse i toni e si concentrasse sui fatti (meno comunicazione e più politica). Tanto alla propaganda (con il  suo continuo vantarsi e auto eleogiarsi salvo poi fare a scaricabarile non appena qualcosa va storto, sempre alla ricerca di un capro espiatorio) non crede più nessuno. L'Italia non ha bisogno di personaggi divisivi. Per uscire dal guado in cui si trova il paese ha bisogno di persone che uniscano sulla base di un progetto condiviso (l'esatto contrario di quello che accade ora, riforme comprese). Ce ne sono stati già troppi in questi ultimi vent'anni di personaggi divisivi e i risultati si sono visti. A spese dei cittadini e del paese.

Ps, ma se questo è uno dei governi migliori (più efficienti) e più longevi (ovvero stabili) di sempre come dice Renzi in risposta a Scalfari allora a cosa servono le riforme costituzionali? Quindi non è vero che c'è bisogno di riformare la costituzione per governare bene. Evidentemente, e implicitamente lo riconosce lo stesso Renzi quando dice che il suo è il miglior governo della storia repubblicana (anche se è il classico caso del vino e dell'oste) si può governare bene anche col sistema attuale. Non è dunque questione di riforme ma di buoni politici e di buona politica. Puoi fare tutte le riforme che vuoi ma se prima non cambiano mentalità e metodi i politici...
 

Analyticus
*Storico, docente di dottrine politiche, consulente di comunicazione politica