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Palazzi & potere
Politici e imprenditori, a Roma la terrazza dei Vip

The Pantheon iconic Rome hotel una struttura da sogno nel cuore di Roma

• Perché investire su una struttura alberghiera come il The Pantheon Iconic Rome Hotel in una città, Roma appunto, in cui i 5 stelle lusso sono parecchi?

Noi siamo convinti che una città di grande fascino come Roma - la quale custodisce buona parte del patrimonio culturale del mondo - sia in grado tutt’ora di attrarre un turismo di qualità, raffinato ed esigente. Se poi questo accade in un ambito ben presidiato da strutture upscale, tanto meglio perché significa creare, su larga scala, un virtuosismo emulativo che migliora il lavoro di tutti gli operatori a beneficio dei visitatori e, senz’altro, anche della città che tanto deve recuperare in termini di competività e capacità attrattiva. • E come mai la scelta del Pantheon come location?La scelta collima perfettamente col posizionamento ubicativo e tattico che Pacini Group intende darsi, a Roma come nelle altre città target, specialmente a seguito della recente modifica del piano strategico aziendale che ha comportato l’alienazione di alcuni asset midscale - ritenuti incoerenti con i nuovi obiettivi di sviluppo - e l’acquisizione del 100% delle quote - sinora detenute da un socio terzo - in tutte le società del gruppo.In tale quadro la centralità iconica dell’immobile contribuisce in pieno a rendere visivamente percepibile il cammino che abbiamo intrapreso e che comporta un incremento della nostra capacità propulsiva.

• Quali sono le peculiarità del The Pantheon Iconic Hotel Rome ? vostra struttura? Il posizionamento del The Pantheon Iconic Hotel Rome è senza dubbio più unico che raro e questo, di per se’, rappresenta un plus vincente. Ma da solo non sarebbe sufficiente ad esprimere il nostro modus operandi che intende - in un contest molto ben presidiato e con strutture di assoluto spessore - puntare all’eccellenza ed alla massima soddisfazione di un ospite al quale intendiamo offrire una visione colta, avvolgente e contemporanea. Da qui anche la scelta di affidarci ad una firma di caratura internazionale per il design del nostro primo hotel 5 stelle. 

• C’è anche un ristorante stellato a rendere più esclusivo l’hotel. Quali sono i punti di forza? La stella Michelin è recente ma la strada per raggiungerla è stata attentamente pianificata con l’ingresso nel nostro team dello chef Francesco Apreda che, con entusiasmo, ha aderito al nostro progetto lasciando dopo quindici anni la Sua precedente prestigiosa collocazione.Questo importante riconoscimento è stato molto curato profondendo, al raggiungimento dello stesso, tutte le risorse possibili per consentire a Francesco di rapidamente cogliere il meritato successo. È di pochi giorni fa’ l’ulteriore riconoscimento ufficiale che pone il nostro ristorante Idylio by Apreda al quarto posto nella guida dei primi 100 ristoranti Romani a cui si aggiunge il primo premio Lavazza “Novità 2020”. Una partenza quindi davvero con il turbo!

• La terrazza poi è meravigliosa... È stato uno degli elementi determinanti nella scelta dell’immobile nel quale realizzare il nostro primo 5 stelle romano. Gli ospiti ne sono incantati per l’immediatezza visiva, anzi percettiva, di alcuni monumenti di incredibile storicità e bellezza in primis il Pantheon, ma anche la cupola di San Ivo alla Sapienza sulla quale svetta la lanterna tortile del Borromini. All’elevatezza di tanta presenza cerchiamo di affiancare un servizio curato e pregevole sia per l’area bar sia per l’area ristorazione con la presenza - anche qui- dello chef Apreda a curare il Divinity Restaurant.   

• Il gruppo quali altre realtà comprende? Attualmente siamo presenti nel settore hospitality a Roma e Venezia, con un totale di 7 strutture ma abbiamo in progress qualificate operazioni di sviluppo a Milano e Firenze con l’idea di proporre il nostro modello anche a Londra dove stiamo guardando con attenzione l’evoluzione del mercato.In ambito ristorazione, oltre al citato Idylio by Apreda, ci siamo cimentati nell’apertura di un secondo ristorante il “Liòn” che in poco tempo, emulando il fratello maggiore, ha vinto il primo premio nel Restaurant & Bar Design Awards 2019, con premiazione a Londra a novembre scorso. Per questa struttura abbiamo deciso di puntare su un giovane e promettente chef, Luca Ludovici, formatosi alla scuola del grande Gualtiero Marchesi. Dottor Fabrizio Pacini: • il Vostro gruppo che giro di affari ha?Il nostro gruppo è presente nel settore edilizio, con società operanti nel general contractor, nell’hospitality, con le realtà di cui sopra, e nella ristorazione con Idylio by Apreda e Divinity Restautant - afferenti all’hotel The Pantheon Iconic Hotel Rome - e il Liòn, destinato a determinare un modello replicabile. Complessivamente il fatturato raggiungerà quest’anno - dopo la cessione degli asset non strategici - la somma di circa 30 MLN di euro. • quale è stato il percorso per arrivare al vertice di questa importante società?Abbiamo avuto un percorso molto lineare perché le realtà Pacini Group sono nate e sviluppatesi in house con crescita costante dagli ultimi sette anni ad oggi. Abbiamo cercato di proporre un modello di business che massimizzasse le competenze di noi due soci soprattutto per la fase di valorizzazione immobiliare. In contemporanea abbiamo acquisito sul mercato quelle mancanteci - segnatamente le risorse umane- per concludere la filiera produttiva e divenire capaci di soddisfare tutti gli ambiti dei tre diversi settori nei quali siamo attivi attualmente. 

• Che dovrebbe fare Roma, oggi, per essere all’altezza di una Capitale fra le più importanti al mondo? Roma deve darsi una vocazione. Finito il tempo della presenza massiva dello stato e parastato -con il relativo florilegio di aziende- Roma è rimasta al palo non solo rispetto alle grandi città europee ma anche rispetto a Milano che oggi all’estero rappresenta la vera città di riferimento per l’Italia. Perciò deve investire in cultura, arti visive, teatro e musica il tutto nel quadro di una efficiente erogazione di servizi essenziali quali trasporti, decoro e sicurezza.

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