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Palazzi & potere

PRIMA PAGINA

Acciaio, la Cina apre a tagli di produzione
 

Obama-Putin, ritorno della guerra fredda
 

Caso Roma, assessore Muraro indagata e Raggi sapeva: «Informai i vertici». Il direttorio replica alla sindaca: noi all’oscuro.
 

Da domani le Paralimpiadi a Rio.
 

Il premier sulle slot machine: le togliamo da bar e tabacchi
 

Politica
 

Fiorenza Sarzanini sul Corriere ricostruisce la tempistica del caso Muraro-Raggi: «la cena il 2 agosto con il direttorio per parlare dell’assessore. Giallo della mail ai vertici e fiducia rinnovata due giorni dopo. Dopo l’incontro partì l’hashtag di sostegno alla prima cittadina da parte di Grillo e dei big del partito». Duro, sulle stesse pagine, anche Giovanni Bianconi che denuncia come Raggi abbia giocato con le parole per giorni.
 

Il direttore responsabile di Libero, Pietro Senaldi, è caustico: «cara Virginia, sei brava. Meglio se ritorni da Previti. Sfortuna, sfiducia, errori: l’inquilina del Campidoglio era più brava quando faceva l’avvocato».
 

Carlo Nordio non è tenero sul Messaggero: «i coccodrilli giustizialisti scoprono le garanzie».
 

Nelle stesse pagine, Mario Ajello approfondisce il caso Roma: «De Dominicis arruolato da Sammaarco. Torna lo studio nascosto dalla Raggi. Bufera sull’assessore consigliato dal legale che la volle allo studio Previti. Un ruolo anche per l’ex alemanniano Marra».
 

Ma sulla Stampa Paolo Colonnello dà voce all’avvocato Pieremilio Sammarco: «Mi hanno chiesto solo un’opinione». Il fratello del legale di Previti: «non faccio scouting per il M5S».
 

Sul Sole, Lina Palmerini osserva come i 5 Stelle facciano i conti col giustizialismo. Auguri.
 

Sul Giornale, lapidario Francesco Cramer per gli equilibri interni al centro destra: «Berlusconi incorona Parisi: “Con lui lo spirito del ‘94”».
 

Pezzo analogo sul Corriere a firma Marco Cremonesi che illustra le mosse anche di Matteo Salvini che pensa a un partito gemello al Sud: con un altro capo.

Il ministro Orlando si fa intervistare da Rosalba Carbutti per il Qn e su D’Alema e i no al referendum costituzionale dice: «Massimo sbaglia tutto, ma non farà la scissione. Votare sì è di sinistra».
 

Difesa
 

L’ex Finmeccanica (Oggi Leonardo) e il colosso degli aerei Airbus potrebbero stringere un’alleanza mirata o arrivare a uno scambio di attività in missili ed elicotteri. L’operazione, oltre a essere industriale è soprattutto politica e ha bisogno dei governi. Su Repubblica.

Economia
 

Economia
 

AcciaItalia, la newco composta da Arvedi, Cdp e DelFin (la finanziaria di famiglia dell’imprenditore Leonardo Del Vecchio) che alla fine di giugno ha depositato un’offerta vincolante per rilevare gli asset di Ilva si arricchisce di un nuovo partner, la multinazionale indiana Jindal. Ne scrive il Sole 24 Ore. In gara anche la joint venture firmata da ArcelorMittal (85%) e Marcegaglia (15%).
 

Su Milano Finanza intervista al ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, che illustra il piano 4.0 per rilanciare l’Italia con focus su offerta e competitività. A firma Andrea Cabrini, autore dell’intervista originaria su Class Cnbc.
 

Sul Sole: «Acciaio, la Cina apre a tagli di produzione. Obama: non è un problema di mercato, ma il frutto di scelte economiche. Un forum gestito dall’Ocse monitorerà la sovrapproduzione siderurgica globale».  Pechino però non ha ancora accettato alcun impegno vincolante. Articolo a firma Rita Fatiguso.
 

Su La Stampa: «Bce verso a proroga del piano stimoli all’Ue. Ma Draghi solo a dicembre spiegherà le modalità per l’acquisto dei bond. La Germania: con i tassi abbiamo risparmiato 122 miliardi di euro». A firma Alessandro Barbera.
 

Maurizio Ricci su Repubblica: «Asse sauditi-russi sul petrolio: “Stabilizzeremo il mercato”. Le quotazioni verso i 48 dollari, ma resta l’eccesso di offerta».
 

L’Istat avverte: la crescita si è interrotta. Nei primi 7 mesi 10 miliardi di entrate tributarie in più ma la manovra di bilancio per il 2017 si complica. Ne scrive Mario Sensini sul Corriere.
 

Esteri
 

Sul Corsera, Guido Santevecchi registra come si sia chiuso il G20 senza intesa sulla Siria: «Tutto da rifare tra Putin e Obama. Non c’è ancora accordo sulla tregua. Da registrare un impegno dei Grandi contro la sovrapproduzione industriale.
 

Su Repubblica: tiro incrociato su Merkel dopo il sorpasso della destra, ma lei rilancia l’accoglienza. Ammette le responsabilità e ribadisce: sui profughi decisioni giuste. Sulle espulsioni ricorda le leggi già esistenti. L’Afd esulta: è l’inizio della fine per la CDU.
 

Non è convinto dell’epilogo della cancelliera, Giuliano Ferrara (sul Foglio) che individua nel sistema mass mediatico l’origine del successo delle forze anti sistema che si chiamino Donald Trump, Virginia Raggi o Frauke Petry. Cose che a SPIN abbiamo sempre detto, spiegato, condiviso.
 

Libero pubblica le considerazioni del direttore editoriale, Vittorio Feltri, che punta sul presunto scaricamento da parte della CDU (che però non ha un candidato alternativo).
 

La Stampa indaga nel successo dell’ultra destra: «patria, famiglia e antislamismo. Il partito xenofobo è riuscito a conquistare anche il voto degli operai». Interessante sapere che l’Afd pesca voti anche nell’astensionismo.
 

Danilo Taino sul Corriere registra che con una cena domenica sera alla Farnesina tra i ministri degli esteri italiano e indiano, sono di fatto riprese le relazioni tra Roma e Nuova Delhi.
 

Qui Egitto. Scrive il Fatto Quotidiano in un pezzo a firma Pierfrancesco Curzi: «Consulente dei Regeni, la libertà è un’illusione: accolto il ricorso della procura sulla scarcerazione. Ahmed Abdallah resta dietro le sbarre per altri 45 giorni. Nel frattempo una donna italiana vola dalla finestra di un hotel e l’ambasciata viene avvisata solo il giorno dopo». Dovrebbe trattarsi di suicidio.
 

I pm di Parigi chiedono di processare Sarkozy. Tra un mese i giudici valuteranno se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio. Frattanto si avvicinano le primarie (20 e 27 novembre) che dovranno decidere il candidato della destra democratica alle presidenziali.



 

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