Palazzi & potere
Renzi sa che perderà in Sicilia e cerca scuse: non è un test nazionale

«Le elezioni siciliane non hanno alcuna valenza nazionale». Renzi oggi sbarca sull' isola per presentare il suo libro con questa premessa. Dopo il no del presidente del Senato Grasso a candidarsi, i dem non sanno ancora chi schierare. Ma il segretario del Nazareno non intende imporre alcuna scelta, scrive il Messaggero. Ecco per esempio il motivo per cui Faraone, uno di quelli in corsa, difficilmente la spunterà. L' ex premier ha dato il mandato a trattare ai big del Pd, Guerini e Orfini, di concerto con il segretario regionale Raciti. Non intende sottrarsi alle sue responsabilità, spiega un esponente di spicco dem, «ma vuole subito mettere le mani avanti. Chi mettere in campo è una decisione che spetta soprattutto al partito locale». E soprattutto ha sottolineato Renzi ai fedelissimi non c' è nessun collegamento tra il voto di novembre e quello delle politiche. Né tantomeno sulla gestione del partito.
E' un messaggio chiaro inviato a chi punta su un' eventuale sconfitta del Pd sul post-Crocetta per indebolirlo e costringerlo a virare sul premio alla coalizione.
