Silvio sugli scudi: come se avesse vinto lui e non Salvini e Toti... - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

Silvio sugli scudi: come se avesse vinto lui e non Salvini e Toti...

«L'Italia è un Paese moderato. Se sapremo restare uniti riusciremo a vincere le elezioni politiche e a governare. Lo faremo con un programma che sto scrivendo e che renderò noto tra qualche tempo».

Parla Berlusconi e per una notte la Seconda Repubblica pare rinascere dalle proprie ceneri: il successo del centro-destra alle Amministrative è inequivocabile e la storica conquista di Genova amplifica un risultato schiacciante sul centrosinistra, perché omogeneo a livello nazionale, scrive il corriere della sera. «Un obiettivo inseguito che fa sperare per il futuro», dice il leader di Forza Italia.

Berlusconi deve gestire un successo che proietta il centro-destra oltre il suo fondatore, perché a Genova si afferma il prototipo di una coalizione che mette in conto di muoversi addirittura in autonomia dall' ex premier e ha il suo sponsor nel governatore ligure Giovanni Toti - teorico di un' intesa stretta con Matteo Salvini - che è in conflitto con il «modello Ppe» berlusconiano.

Il Cavaliere ci tiene a far pesare il suo contributo alla causa, «quarantasei interviste alle tv locali sono state un' iniezione di fiducia». «Sono tornato e si vede».

Ma da una parte c' è l' idea di tenere in vita la logica bipolare, dall' altra la prospettiva delle larghe intese. Che infatti Berlusconi continua a tenere sullo sfondo, perché «non vincessimo da soli, bisognerebbe fare come in Germania, dove i partiti - prima di formare il governo - si chiudono per giorni in una stanza e ne escono con un programma al quale poi si attengono».