A- A+
Politica
Paolo Ferrara (M5S) ci prova a Roma. Violando così la regola sui mandati
Paolo Ferrara consigliere comunale Movimento Cinque Stelle e vice presidente dell’assemblea capitolina

Roberta Lombardi lo legna duro

Paolo Ferrara è un consigliere comunale Cinque Stelle e vice presidente dell’assemblea capitolina. Finanziere, nel suo CV non tralascia nulla e ci fa sapere che, tra le innumerevoli cose fatte, ha anche esperienze suggestive come queste:

“Breve esperienza di studio a Los Angeles per approfondimento della lingua inglese (1989)
Breve esperienza di studio Los Angeles per approfondimento della lingua inglese (1991)
Esperienza lavorativa e di studio a Sydney per approfondimento lingua inglese - durata 9 mesi”

Quindi uno si fa le vacanze all’estero e poiché è costretto a interloquire con i locali lo mette nel curriculum, che tanto non si butta via niente

In questi giorni il pentastellato è al centro dell’attenzione mediatica perché ha deciso di auto – candidarsi alle “parlamentarie”, nonostante abbia ben tre (manco due) mandati alle spalle ed uno in corso. Scrive Ferrara che questa mossa non è frutto di una sua piccina ambizione terrena chiamata volgarmente “effetto Vinavil” ma che:

"Per me ha un valore enorme poter aiutare la gente portando in Parlamento una voce sincera, che viene dal basso. Metterò a disposizione del Movimento 5 Stelle e di Giuseppe Conte l'esperienza di governo maturata da consigliere comunale in Campidoglio".

Capito?

Fa tutto questo, sacrificandosi per la collettività e per portare una “voce che viene dal basso” e vuole quindi mettere a disposizione, in un contesto completamente diverso, la sua esperienza di urlatore in aula Giulio Cesare, non capendo, tra l’altro, che il Parlamento è ben altra cosa.

Quindi quando sentite a Roma l’usuale tormentone che viene dalla strada:

“Donne, è arrivato l’arrotino…”, non preoccupativi anzi gioite. Si tratta di Ferrara che ci fa sentire la sua voce che “viene dal basso”.

Tuttavia gli attivisti, che gonzi non sono, si sono scatenati sui social e sulle mitiche chat dei Cinque Stelle contestandogli il fatto che:

"Ferrara ha già svolto un 'mandato zero' come consigliere municipale, più altri due come consigliere comunale. Candidarlo significherebbe derogare alla regola del secondo mandato".

Al che lui puntuto si giustifica:

"La mia prima consiliatura come consigliere municipale durò un anno e pochi mesi...".

Dunque deduciamo che per Ferrara la legge è del tutto interpretabile e piegabile ai propri desiderata. L’ho fatto per poco tempo, quindi non l’ho fatto, deduce hegelianamente il logico pasionario della gente che “viene dal basso”.

Roberta Lombardi, assessore Cinque Stelle alla Regione Lazio lo legna duro:

“Paolo Ferrara? Trovo esecrabile che dopo essere stato beneficiario di una campagna mail di supporto della sua candidatura al Consiglio Nazionale su cui sappiamo ci sono stati esposti al garante privacy per utilizzo non consentito di dati personali, adesso ricorra pure a social del M5S Roma per una sua nuova campagna personale”.

E poi nel merito prosegue:

“è doppiamente incandidabile, perché per lui si tratterebbe del quarto mandato e perché ha in corso un mandato che non termina entro il 2022, come da regolamento”. Ovviamente non spetta a me affermarlo, ma mi sorprendo che si debba ribadire l’ovvio”.

Il caso Ferrara è in realtà molto interessante per comprendere il crollo di consensi che c’è stato nel Movimento Cinque Stelle. Quando esponenti di un Movimento che della correttezza, della trasparenza e del non attaccamento alla poltrona hanno fatto la loro bandiera, dopo essersi anche cuccati un inesistente “mandato zero”, guarda caso inventato dal Grande Capo degli Zombie Luigi Di Maio, vogliono fare addirittura un quarto mandato, l‘evidenza viene a galla.

E tutto questo lo fanno con una grandissima faccia di bronzo proprio ora che Grillo e Conte (in verità un po’ tardi) hanno ribadito la sacralità e l’inviolabilità della regola posta da Gianroberto Casaleggio sui due mandati, a tutela dagli arrivisti che non ambiscono altro che diventare “professionisti della politica”, come gli altri, peggio degli altri.

Iscriviti alla newsletter
Commenti
    Tags:
    paolo ferrara m5s roma






    in evidenza
    Affaritaliani.it augura buone feste: la cena di Natale della redazione

    Guarda le immagini

    Affaritaliani.it augura buone feste: la cena di Natale della redazione

    
    in vetrina
    Mikayla Demaiter, hockey su ghiaccio bollente su OnlyFans

    Mikayla Demaiter, hockey su ghiaccio bollente su OnlyFans


    motori
    Renault Espace: da monovolume a Suv sportivo

    Renault Espace: da monovolume a Suv sportivo

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.