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Politica
Paolo Maddalena: "Privatizzazioni? Annullabili. Hanno tradito la Costituzione"

Il rimedio per salvare l’Italia? Ce l’abbiamo davanti agli occhi, si chiama Costituzione. “Possiamo portare davanti alla Corte Costituzionale le leggi di Monti, di Berlusconi, di Prodi, perché ogni legge abbia violato la carta costituzionale è nulla. Così come è nulla questa Europa, che ha violato un trattato, quello di Vienna, dove era  esplicitato  uno scopo di coesione sociale, completamente disatteso e calpestato”.

Così Paolo Maddalena, vice presidente emerito della Corte Costituzionale, un curriculum giuridico che parte dal diritto romano e dalla sua conoscenza scientifica, passa per la Corte dei Conti e approda alla Corte Costituzionale. “Tutto ciò che ha tradito le norme precettive della Costituzione è nullo e annullabile”.

Sta dicendo che se abbiamo privatizzato possiamo ritornare al pubblico? La risposta la troviamo nel suo libro di prossima uscita, “La rivoluzione costituzionale dimenticata: la prevalenza della proprietà pubblica”. “Perché la sinistra non c’è più, è morta, stiamo seguendo le regole del neo liberismo predatorio di Milton Friedman che impedisce al popolo di intervenire nell’economia. Ci hanno tolto tutto: ma ce lo possiamo riprendere!”.

"Ci hanno tolto tutto ma ce lo possiamo riprendere"

Come? “Prendiamo l’ articolo 42 che riconosce  la proprietà privata determinandone i limiti, ovvero che assolva alla sua funzione sociale. È una norma precettiva! Significa che la sua violazione rende nullo ogni contratto ex art 1418 del codice civile”. Per cui cadono i contratti di privatizzazione? “Si, la disposizione 18 delle norme transitorie dice che la Costituzione è legge fondamentale dello Stato, e tutto ciò che l’ha tradita può essere annullato”.

Da Amato a Berlusconi, da Prodi a Monti

Stiamo parlando delle privatizzazioni del governo Amato, che consegnò a privati  le banche “e oggi la Germania ci insegna quanto conti avere una banca pubblica!”. O di INA, ENI, ENEL, IRI, della cui vendita Prodi fu esecutore. “Dove prima c’erano enti pubblici, dopo ci furono Società per azioni tenute a perseguire l’interesse economico dei soci. Pensiamo alla legge 448 del 2001 che legittimava i derivati (governo Berlusconi): è come legittimare una scommessa fatta per azzardo. Con denaro ipotetico pareggi i conti del bilancio? Ma stiamo scherzando? Possiamo reagire portando davanti alla Corte Costituzionale ogni atto compiuto contro la legge fondante dello Stato”.

Ma perché nessuno ha mai pensato prima di usare la Costituzione come ariete per scardinare ogni atto illegittimo? “Io ho passato la mia vita a studiare il diritto, partendo dal diritto romano e dalla ricerca scientifica fatta su di esso per arrivare alla palestra della Corte Costituzionale, dove questi principi ti scorrono fra le dita. La gente segue la corrente e spesso viene distratta, mentre queste operazioni vengono compiute. Ma noi come popolo abbiamo un diritto di resistenza e dobbiamo farlo valere”.

"Una petizione contro il Mes: siamo oltre 67mila firme"

 

Anche sul Mes Maddalena ha qualcosa da dire. “Ho appena fatto partire una petizione che ha raggiunto 67.000 firme. Contro il Mes. Per opporci al sistema predatorio neoliberista in cui ci troviamo. L’Olanda è un paradiso fiscale, come può dettarci leggi di condotta?!”.

"L'Europa? Ha tradito i principi fondanti"

 

Quanto all’Europa, il principio che vale è lo stesso. Questa Europa ha rispettato i principi fondanti? “No, li ha traditi completamente. Non possiamo uscire passando per l’articolo 50 del trattato di Lisbona, abbiamo visto che la Brexit è costata due anni di trattativa. Dobbiamo fare forza sulla Convenzione di Vienna, lo scopo iniziale è stato tradito quindi il trattato è nullo. Potremmo anche emettere moneta di Stato. In Danimarca circolano le corone e l’euro, perché qui no? Questa non è l’Europa che volevamo noi, la Grecia ora si trova a pagare i servizi alla Germania che le ha preso tutto e noi ci ritroveremo nella stessa condizione. Italo (il treno superveloce) è già in mano americana. Questa privatizzazione totale è inaccettabile, il popolo deve tornare in possesso di quei diritti che i padri fondatori della Costituzione hanno espresso in modo eccellente. E può farlo. La soluzione è davanti ai nostri occhi, basta vederla. Certo, avremmo bisogno di riavere una forza politica di sinistra perché non esiste più”. 

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