Politica
Pd, il "cerchio magico" di Elly Schlein fa infuriare i big

Conte ha “fregato” Schlein portando a casa l’elezione dell’ex ministro Alfonso Bonafede al consiglio di presidenza della Giustizia tributaria
Pd, lo staff di Schlein non piace ai big
I big del Pd che hanno sostenuto Elly Schlein alle primarie sarebbero già stanchi di lei. Secondo quanto scrive Il Giornale, i fedelissimi piazzati dalla neosegretaria al vertice del partito sono un disastro. Bettini, Zingaretti e Franceschini non nascondono più i dubbi sulla scelta.
Un esempio di inadeguatezza? Ieri a Montecitorio si eleggevano i componenti laici delle magistrature speciali. Consiglio di Stato, Corte dei Conte e Giustizia tributaria. Lo staff di Elly ha dato prova di inesperienza. Ai tempi di Renzi e Veltroni a gestire la partita delle nomine c’erano Goffredo Bettini e Luca Lotti.
La neosegretaria si è affidata a negoziatori poco “scafati” e Conte l’ha “fregata” portando a casa l’elezione dell’ex ministro Alfonso Bonafede al consiglio di presidenza della Giustizia tributaria.
Più che una segreteria sembra lo staff di un assessore. Per Paola De Micheli non è un problema anagrafico ma progettuale. “Che idea di Paese abbiamo?”
Nicola Zingaretti, altro sponsor di Schlein, si è sfilato: “Con Elly andiamo a sbattere dopo le Europee”, avrebbe confidato ai suoi. Dario Franceschini è serafico: “Con Furfaro e Corrado il 30% alle Europee lo vediamo solo dal binocolo”, avrebbe ironizzato due giorni fa dopo l'addio Enrico Borghi.