Pd, primarie in Campania: "Si ricontino le schede"
Caos in Campania. Gli sfidanti di Vincenzo De Luca, Andrea Cozzolino e Marco Di Lello, chiedono di ricontare le schede. Non ritengono attendibili, dunque, i risultati delle primarie del Pd campane che danno De Luca vincitore con il 52 per cento dei voti. Le irregolarità riguarderebbero una serie di dati relativi alle sezioni di Napoli e Caserta
"Attenderò i risultati ufficiali e rispettero' l'esito, non sono l'uomo dei ricorsi". Cosi' l'europarlamentare del Pd, Andrea Cozzolino, che commentando i dati ancora provvisori delle primarie del centrosinistra aveva chiesto una verifica per alcuni seggi della provincia di Salerno. In merito alla netta affermazione del suo sfidante Vincenzo De Luca a Salerno e al numero dei votanti, Cozzolino si limita a dire che "la geografia del voto vede un'enorme pigrizia del popolo napoletano e un'iperattivita' in alcune realta' del Salernitano".
Conferma di voler "restare in campo con il centrosinistra per sconfiggere la destra alle Regionali", evidenziando che "il risultato di De Luca non e' sufficiente per vincere" e assicurando che "non sara' dispersa neanche una delle mie energie". Occorre quindi "costruire un profilo unitario" e lavorare al programma insieme. L'europarlamentare chiarisce poi che con l'esito delle primarie "ci siamo messi alle spalle il vecchio Cozzolino, il 'cinese', quello che ha macchine organizzative pazzesche" e manifesta la volonta' di "continuare l'impegno in Campania", dedicando meno tempo all'attivita' di Bruxelles. Rivela di non aver sentito De Luca, spiegando che lo chiamera' quando arriveranno i risultati ufficiali. Cozzolino non esclude infine la presentazione di una propria lista alle Regionali, che potrebbe chiamarsi 'Campania, insieme', e risponde nuovamente all'appello al non voto di Saviano. "A volte si dicono cose che non fanno fare passi avanti a questa terra - dice - meglio correre dei rischi che privarsi di uno strumento di partecipazione democratica, che va comunque migliorato e mi battero' affinche' il Consiglio regionale lavori a una legge in merito".