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Politica
Pensioni rivalutazione, 153 euro al mese in più da gennaio per i pensionati

Pensioni rivalutazione 2023: novità da gennaio, le info


Rivalutazione pensioni gennaio 2023, ecco la guida per avere tutte le informazioni.
Da gennaio 2023 cambiano le regole sulla rivalutazione pensioni grazie ad nuovo sistema di calcolo a sei fasce introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 che va o sostituire quello vecchio a tre fasce.

La rivalutazione dovuta all’inflazione - si legge su www.ticonsiglio.com - avverrà per intero solo per gli assegni fino a 2.100 euro con un tasso di riallineamento (ovvero un aumento) del 7,3%. Per gli importi superiori a 2.100 euro, viceversa, intervengono altre 5 fasce con un tasso di rivalutazione più basso, cha va dall’80% al 35% del 7,3% via via che l’assegno aumenta. In sostanza chi ha una pensione fino a 2100 euro continuerà ad ottenere un beneficio pieno in termini di aumento, chi ha una pensione più alta di 2100 euro sarà svantaggiato perché l’aumento sarà inferiore rispetto a quello che avrebbe ottenuto con il precedente sistema di rivalutazione.

In questo articolo vi spieghiamo come funziona il nuovo meccanismo di rivalutazione delle pensioni a 6 fasce e come avviene l’aumento degli assegni nel 2023 con esempi di calcolo.

Nel Disegno di Legge di Bilancio 2023 trova spazio anche un nuovo meccanismo di rivalutazione delle pensioni in base all’aumento dei prezzi al consumo che favorisce gli assegni medio bassi e sfavorisce chi prende una pensione di importo superiore a 2.100 euro. Come vi abbiamo spiegato anche in questo focus, infatti, ogni anno le pensioni vanno ricalcolate in base all’aumento dei prezzi al consumo secondo uno schema “a fasce”.

Ora, l’articolo 56 della Legge di Bilancio 2023 rivede questo schema e, in particolare, sostituisce il vecchio meccanismo di rivalutazione a tre fasce con uno a sei. Tale sistema prevede una rivalutazione al 100%, per le pensioni di un valore fino a 4 volte il minimo, ovvero pari al massimo a 2.100 euro lordi al mese. Poi, la rivalutazione va a scalare fino al 35% per gli assegni di un valore superiore a 5.251 euro lordi al mese. Il sistema rivisto dal Governo assicura una minore spesa di 2,1 miliardi nel 2023, che arriveranno a circa 4,1 miliardi nel 2024. Ma come funziona questo nuovo meccanismo operativo dal 1° gennaio 2023? Andiamo a scoprirlo più nel dettaglio anche grazie a degli esempi pratici.

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pensioni rivalutazione 2023rivalutazione pensioni gennaio 2023





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