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Politica
Csm, così Salvini ha vinto con Pinelli. A Meloni serve la Lega su Nordio e...

Palazzo Chigi vuole che la maggioranza marci compatta alla Camera e al Senato nelle prossime settimane su un argomento considerato fondamentale, a partire dalla revisione della riforma Cartabia. Quindi...


Forse parlare di rivoluzione è eccessivo, ma certamente è ua svolta. Per la prima volta il Consiglio Superiore della Magistratura, massimo organo della Giustizia italiana, ha eletto un vice-presidente di Centrodestra. Fabio Pinelli è stato eletto alla terza votazione, con 17 voti contro i 14 espressi per Roberto Romboli. Si tratta di una vittoria politica in particolare di Matteo Salvini, visto che Pinelli, avvocato penalista del foro di Padova, è stato eletto come membro laico del Csm la scorsa settimana in quota Lega. Ma come si è arrivati all'interno del Centrodestra alla scelta di un esponente del Carroccio per un ruolo così importante e non a un uomo o a una donna del partito di maggioranza relativa, ovvero Fratelli d'Italia? La spiegazione che arriva direttamente da fonti politiche sia della maggioranza sia dell'opposizione sta nel ruolo e nelle dichiarazioni, contestate da più parti, dei giorni scorsi del ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Giorgia Meloni e anche Silvio Berlusconi hanno difeso il Guardasigilli confermandogli "piena fiducia", il vicepremier e segretario leghista è stato invece più freddo, in particolare sul tema delle intercettazioni quasi difendendo i pm. Se da un lato può essere tattica per convincere i membri non togati del Csm a votare Pinelli, che infatti ha prevalso, dall'altro la presidente del Consiglio aveva bisogno di assecondare il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, permettendogli di ottenere questo storico successo, per in qualche modo recuperare i voti (fondamentali) della Lega in vista della riforma della Giustizia. Palazzo Chigi vuole che la maggioranza marci compatta alla Camera e al Senato nelle prossime settimane su un argomento considerato fondamentale, a partire dalla revisione della riforma Cartabia. Quindi "concedere" a Salvini l'elezione di Pinelli a vice-presidente del Csm serve a Meloni per ricompattare il Centrodestra sia su Nordio sia in prospettiva sul difficile iter parlamentare delle riforme sulla Giustizia. Che avranno nel Pd e nel M5S fieri oppositori pronti alle barricate.

Pinelli, un penalista 'indipendente' alla vicepresidenza del Csm. IL PROFILO

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Tags:
pinelli csm lega meloni salvini nordio

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